Il paròn Gianpaolo Pozzo compie oggi 80 anni e per l'occasione DAZN ha realizzato un'intervista con le parole sue e di tantissimi, ex. Queste le sue dichiarazioni.

"Ho sempre la stessa passione, sento le partite, le aspetto il giorno prima, voglio che si faccia una grande partita e condividere col pubblico, anche se adesso è a casa, la gioia di vincere. È stata una circostanza casuale quella di essere il paròn, sono arrivato qua perché tifoso dell'Udinese, il club era in vendita, cercavano una cordata. Io mi sono avvicinato e nella cordata sono rimasto solo io. Era passione, passione che è rimasta sempre".

Sull'aereo di proprietà dell'epoca:

"Era un jet, un Learjet 25, nato dalla trasformazioni di un caccia, aveva prestazioni incredibili, ma consumava veramente tantissimo.

Idee innovative, come quella che nacque dopo il gol fantasma di Bierhoff alla Juventus:

"Era anni che si soffriva qui all'Udinese di torti arbitrali, A mie spese volevo fare una cosa simile a quello che era il VAR, anche se più sofisticata.

Tanti videomessaggi da ex giocatori dell'Udinese... che però ricordano ancora le sue sfuriate negli spogliatoi quando le cose non andavano:

"Ogni tanto mi arrabbio tutt'ora, perché tutte le squadre, compresa quella di quest'anno, hanno notevoli potenzialità.... ma forse sarebbe meglio stare più calmi, diciamo così (sorride ndr). Nel 99% sono dei ragazzi fantastici, poi ogni tanto qualcuno sgarra, però queste immagini, mi commouovono".

La famosa trattativa Di Natale-Juventus:

"Lui venne in ufficio e mi disse che se era possibile voleva rinunciare per restare all'Udinese, fui l'uomo più felice del mondo. Non ricordo la cifra, ma in quella trattativa con la Juventus ballavano molti soldi, ne guadagnammo ancora di più tenendolo".

I tifosi dell'Udinese hanno potuto festeggiare diverse volte durante la sua presidenza:

"Teniamo conto siamo 100 mila abitanti, quindi se i tifosi che abbiamo noi li avessero nelle grandi città sarebbe una bomba, la diceria vuole che il friulano sia tifoso freddo, ma non è vero, semplicemente siamo in pochi".

Lo stadio nuovo, oggetto dei desideri per tanti anni:

"Lo stadio precedente era di tante decine di migliaia di posti e con la pista si disperdeva tanto, era necessario raccogliere di più i tifosi. Quindi abbiamo tolto la pista, avvicinando e ricostruendo tutto. La burocrazia è terribile e ci stiamo ancora lavorando, lo stadio dev'essere un bene di tutti, ognuno ha portato le sue idee migliori e abbiamo realizzato questo stadio che a me piace".

Sezione: Focus / Data: Mar 25 maggio 2021 alle 18:38
Autore: Davide Marchiol
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