Carlo Piazzolla, ex Direttore Sportivo dell'Udinese, ha commentato ai microfoni di Spazio Sport questa salvezza dei bianconeri.

"La dirigenza dovrebbe scendere in campo domenica prossima con una maglia con su scritto "Ci scusiamo con i tifosi". Serve un po' di umiltà da parte di tutti. Non c'è niente da festeggiare. Questa salvezza è una sconfitta lo stesso per tutti. Da festeggiare sono solo i tifosi. Squadra e società vanno fischiati. E' stata una pagina molto brutta per la storia dell'Udinese.

Alla fine però i Pozzo ne escono puliti. Le tre squadre della holding sono salve. Sono riusciti a salvare il salvabile nonostante i danni. Speriamo che ora possano imparare dagli errori. Gino da solo però non può fare tutto. I dirigenti a Udinese non ci sono, solo "yes man" pronti a mettere i giocatori in vendita alla bancarelle. Servono dirigenti bravi e in giro ce ne sono. Non procuratori e basta per non ripetere un'annata come questa. 

Italiani? E' difficile. L'Udinese ha un modo di pensare diverso. La colpa non è che sono stranieri ma che non sono stati gestiti bene. Sono dei giocatori senza motivazioni e mai continui. Il gruppo a Udine non c'è.

Quello che devono capire questi giocatori è che l'Udinese è un punto di arrivo e non di partenza. La società però deve trasmettere questo. Il pensiero invece è "vieni qui, stai un anno e poi ti vendiamo". Così non va bene e questo si riflette tutto sulla squadra e sulle prestazioni. 

Per il futuro l'Udinese deve trattenere i giocatori che ha in giro, come Zielinski e Verre. Questi ora sono pronti per essere inseriti. Se invece li vende, sostituendoli con un giocatore che nemmeno sa dov'è, allora si può fare critiche. 

Di Natale? E' un giocatore molto importante. Mi aspetto che la società gli dia non una targa ma una medaglia d'oro per rendergli onore. Totò è sempre stato un allenatore in campo e in panchina e penso che la sua carriera sarà quella".

Sezione: Focus / Data: Lun 09 maggio 2016 alle 16:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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