Saluta anche il guardiano. Orestis Karnezis lascia l’Udinese dopo tre stagioni. Ora lo attende il Watford. Una decisione maturata solamente negli ultimi giorni di mercato. Il portiere greco, ormai finito ai margini del progetto friulano a causa dell’esplosione di Simone Scuffet, ha accettato la Premier League per rilanciarsi e non trascorrere un anno in panchina. Probabilmente stupisce che non sia riuscito a trovare altre soluzioni, visto il rendimento offerto in questi tre anni. Questo ragazzo classe 1985 è stato un punto di riferimento in campo. Portiere solido ed efficace, dotato di un colpo di reni straordinario, come di un senso della posizione eccellente, ha conquistato l’affetto dei tifosi e la stima degli addetti ai lavori una parata dopo l’altra. È arrivato in punta di piedi ed è diventato titolare, nonostante in molti gli preferissero Scuffet.

Ha fatto ricredere tutti con serietà e professionalità. Anche quando ha commesso errori, non si è nascosto e si è assunto le sue responsabilità, senza cercare alibi o attenuanti. Allo stesso modo, non ha cercato i riflettori in occasioni in cui li avrebbe meritati. La sua partita perfetta? Atalanta-Udinese, nella scorsa stagione. Le sue mani sono state l’arma in più per permettere ai suoi di espugnare il terreno di gioco della rivelazione del campionato. Lo sguardo sconsolato degli avversari di fronte alle sue prodezze è stato la fotografia perfetta di una domenica da urlo. Nel mio piccolo, mi dispiacerà non avere modo di scambiare due chiacchiere tra un’intervista e l’altra in zona mista, commentando la partita odierna o ragionando sull’andamento della stagione. Anche questo è Orestis, un ragazzo educato e disponibile fuori dal campo ed un portiere superlativo tra i pali.

Sezione: Focus / Data: Dom 03 settembre 2017 alle 12:00
Autore: Federico Mariani
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