Dopo aver assistito a una stagione di alti e bassi con Simpson lo scorso anno, che nel caso di Powell è diventata mezza causa infortuni, la scelta degli americani era diventata motivo di attesa durante il periodo estivo. Il dover attendere poi l’ufficialità di tutti i colpi italiani prima di conoscere i nomi dei due USA non ha fatto che accrescere la curiosità, mai ansiogena sia chiaro, intorno all’operato di Micalich a riguardo, operato che, va detto, non ha mai lasciato insoddisfatti i palati udinesi. All’annuncio di Gerard Beverly seguì, qualche giorno dopo, quello della guardia T.J. Cromer from Albany, Georgia.

Dal 2015 al 2017 T.J. ha frequentato l’East Tennessee State College, giocando per i Buccaneers nel circuito NCAA. Nel 2017 ETSU raggiunse l’NCAA Division I, la fase finale del campionato collegiale che si disputa in marzo e che, negli USA è in grado di monopolizzare l’attenzione dell’intera nazione, lasciando l’NBA quasi in secondo piano. Cromer fu uno degli assoluti protagonisti di quella squadra, segnando 19 punti a partita in quasi 32 minuti di occupazione media. Sorprendenti furono le sue percentuali al tiro, specialmente quella da tre con un 40% che lo rese uno dei tiratori più precisi del campionato. Alla vigilia della fase conclusiva del 2017, Cromer venne identificato come una delle possibili sorprese del torneo. Tale giudizio si basava sugli ottimi numeri raccolti dal giocatore in quella stagione, tra i quali un season-high da 41 punti contro Samford e una solida prova nella finale di conference decisiva per approdare in Division I. Era già chiaro, tuttavia, che il tiro per Cromer era croce e delizia. Lungo quella stagione, infatti, ci furono gare esaltanti e gare nelle quali T.J. faticava moltissimo a trovare i canestri.

ETSU venne eliminata al primo turno da Florida 80-65 in quella Division I e Cromer collezionò 19 punti con un 3/6 da tre punti ma con anche quattro palle perse. L’anno successivo arriva il passaggio al Siroki Brijeg in Bosnia, con il quale non raggiunge i playoff. Da lì l’approdo in Ucraina con il Politekhnik Kharkov, con il quale gioca 20 partite segnando in media 23 punti. Dall’Ucraina in Italia il passo è breve. Davide Micalich lo convince a giocare per l’Apu ex-Gsa, ora Old Wild West e lo rileva per la stagione corrente. Il secondo americano diventa così cosa fatta.

Alla prima prova stagionale, il doppio impegno di BH Cup contro Venezia prima e Bologna poi, Cromer non aveva brillato. Doveva essere solo preseason, eppure su di lui cominciarono a girare i primi dubbi, con lo spetto del ‘taglio’ che già sembrava aleggiare dopo appena due partite. 27 punti contro Ferrara hanno fugato del tutto i dubbi iniziali, lasciandoci negli occhi un tiratore molto capace al tiro, specialmente se contestato, e un giocatore in grado di prendersi responsabilità importanti lungo la partita. Certo, bisognava dargli tempo prima, quando non aveva brillato nel weekend di Lignano così come bisogna dargli tempo dopo Ferrara per vedere riconfermata l’ottima prova vista a Cividale. I precedenti dell’Apu con gli americani, tuttavia, ci raccontano di come giocatori pescati in campionati poco blasonati abbiano avuto un impatto forte a Udine e l’auspicio riguardo a T.J. Cromer è che anche lui possa inserirsi nel solco lasciato da chi, prima di lui, ha fatto esultare il pubblico bianconero.

Sezione: Focus / Data: Mar 10 settembre 2019 alle 14:03
Autore: Francesco Paissan
vedi letture
Print