20 maggio 1944, a Sankt Marein im Mürztal, in Austria, nasce da una famiglia croata Dietrich Mateschitz, attuale proprietario di Red Bull. Laureato in marketing all’Università di Vienna, ha lavorato per alcune industrie prima di avere la grande intuizione e di lanciare la famosa bevanda energetica. Nel 1984 nasce la Red Bull GmbH, azienda di cui Mateschitz detiene attualmente il 49% delle azioni. La casa produttrice di energy drink è diventata ben presto il leader nel proprio settore.

Dal punto di vista sportivo, la Red Bull ha ottenuto risultati significativi nei motori: esistono due team in Formula 1 con le insegne del marchio austriaco (appunto Red Bull e la squadra satellite Toro Rosso). Tra il 2010 ed 2013, Sebastian Vettel ha regalato quattro titoli mondiali consecutivi alla creatura gestita da Chris Horner, ma di proprietà Mateschitz. Inoltre il nome dell’azienda compare anche nei trionfi ottenuti da altri atleti, come i motociclisti Marc Marquez e Dani Pedrosa della Honda MotoGp o l’uomo dei record Felix Baumgartner.

Nel calcio, i risultati sono stati meno evidenti, ma comunque positivi in alcuni casi. Nel 2005 Mateschitz ha rilevato il Salisburgo, diventato Red Bull Salisburgo, generando ostilità da parte di un gruppo della tifoseria locale, scontenta per il cambio di marchio e di nome della squadra. Questo cambiamento drastico e significativo si è ripetuto anche in altre occasioni, come nel 2006 con i Metro Stars divenuti Red Bull New York. Nel 2007 e nel 2009 sono nate due squadre fondate direttamente dal proprietario del marchio austriaco: la Red Bull Brasil ed il RB Leipzig.  L’Udinese andrebbe ad inserirsi in un progetto importante, in cui finora l’Italia è mancata. Tra le squadre sopracitate, solamente il Red Bull Salisburgo ha ottenuto grandi successi, arrivando a disputare anche la fase finale dell’Europa League. L’Udinese potrebbe rappresentare una svolta in questo sistema: sarebbe un club satellite pronto a regalare grandi risultati in un campionato comunque più blasonato di quello della casa madre austriaca. Una scommessa importante per Mateschitz. E quando si mette in gioco lui, difficilmente fallisce.
 

Sezione: Focus / Data: Ven 24 giugno 2016 alle 09:00
Autore: Federico Mariani
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