Quello che sta attraverso la UEB Gesteco Cividale è un momento d’oro, di certo il migliore della sua stagione sportiva. Il percorso fin qui perfetto all’interno della fase a orologio ha risollevato statistiche e morale in una situazione a dir poco complicata che, in quanto tale, poteva mettere a serio rischio la permanenza in Serie A2 della compagine ducale. La strada verso la qualificazione ai playoff è ancora lunga, anche e soprattutto a causa dei buoni risultati delle dirette avversarie nella corsa salvezza, ma il cambio di passo dei gialloblù non è più considerabile solo un frutto di un buon momento ma va inquadrato come vero e proprio nuovo inizio. 

A testimoniarlo sono i successi contro due colossi della categoria come Trapani e Torino, nell’ordine primo e ultimo match disputato nella corrente fase, stese con merito davanti alla sempre più rovente tifoseria del PalaGesteco. Oltre alla crescita dei vari singoli e alla fondamentale presenza dell’idolo della Marea Gialla Lucio Redivo, sui risultati ottenuti nelle ultime settimane c’è la firma indelebile di Doron Lamb

La strategia di mercato delle Eagles aveva previsto la presenza di uno slot per giocatori stranieri ancora libero, pronto per essere riempito dall’elemento più adatto nel momento di necessità. Se Vincent Cole, alla sua prima esperienza in Italia, non ha saputo lasciare il segno nonostante l’innegabile talento e la grande professionalità dimostrata nei mesi passati a Cividale, l’ex Pesaro, Scafati e Brindisi ha da subito alzato notevolmente l’asticella.

Con una media di punti a gara vicina ai quattordici, Lamb ha saputo offrire un’alternativa sicura al fuoriclasse di Bahía Blanca. E i due hanno inoltre dimostrato feeling reciproco come documentato dallo score contro Torino, fatto di ben cinquantadue punti di coppia. Tutto l’ambiente cividalese ci ha messo un attimo a riconoscere l’importanza del suo nuovo gioiello a stelle e strisce, arrivato sulle sponde del Natisone grazie al solito grande lavoro svolto dal presidente Davide Micalich per prendersi cura della sua creatura. Ora la Marea Gialla intona il nome di Doron Lamb a un volume sempre più alto e lui, come testimoniato dai sorrisi e dagli applausi rivolti alla curva al termine di ogni match, sta iniziando a prenderci gusto.

Sezione: Focus / Data: Lun 18 marzo 2024 alle 14:35
Autore: Alessandro Di Lenarda
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