Il nuovo Buffon, il futuro numero 1 dell’Italia, un talento straordinario. I paragoni e le lodi si sprecano per Alex Meret, giovane secondo portiere dell’Udinese, convocato dal Commissario Tecnico della Nazionale Antonio Conte come quarto portiere per gli Europei. Un segnale di fiducia dell’ex allenatore della Juventus, che ha già individuato nel ragazzo classe 1997 un talento su cui scommettere ed investire.

Difficile dargli torto. La carta d’identità di Alex, unita a quanto mostrato finora nelle sue brevi apparizioni, lascia intravvedere un futuro da protagonista. Il ragazzo ha carattere, dal momento che riesce a gestire senza problemi la pressione, nonostante la scarsa esperienza con la squadra maggiore. Nelle uscite è attento e possiede un colpo di reni notevole, con cui si esalta anche su conclusioni ravvicinate. Tanti addetti ai lavori lo hanno paragonato al grande Gianluigi Buffon per il modo di parare, così preciso e chirurgico. Un altro elemento di somiglianza con il capitano della Juventus è l’esplosione da giovanissimo, anche se il campione del mondo 2006 si conquistò ben presto il posto da titolare a Parma, a differenza della giovane speranza friulana, ancora secondo, dietro all’ottimo Karnezis. Il paragone con Buffon si ferma qui per ora: in questo momento, a Meret mancano la continuità di rendimento ed un minutaggio maggiore per emergere definitivamente e fare un salto di qualità importante, diventando con gli anni un protagonista assoluto del nostro campionato.

Alex lo sa e sta chiedendo legittimamente di avere più spazio, di poter essere impiegato di più. L'Udinese sta valutando l'ipotesi di una cessione in prestito, come fece con Scuffet. Lo scenario potrebbe cambiare nel corso dell’estate: su Karnezis ci sono diversi club ed il portiere greco potrebbe lasciare l’Udinese per provare a vincere in un top team. Sarebbe l’occasione per lanciare Meret. A patto di rispettarlo. Un giovane deve essere aspettato, lasciato crescere, senza porgli grandi obiettivi. In questo, Udine è simile a Parma, altra storica fucina in cui si forgiavano baby talenti, pronti ad esplodere. Ora lasciamogli godere la Nazionale. Poi ci sarà Udine ed una stagione in cui potrà davvero essere una delle note più interessanti della squadra friulana.
 

Sezione: Focus / Data: Mer 25 maggio 2016 alle 12:00
Autore: Federico Mariani
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