In ogni menu che si rispetti di una nota catena di fast food, il Big Mac non può mancare. E non può mancare neanche un Big Mek in ogni squadra che faccia della grinta e della solidità difensiva il proprio credo. L’innesto di Christian Mekowulu nello scacchiere dell’APU Old Wild West Udine può essere letto in questo modo. 

Dopo il grave infortunio occorso a Shakur Juiston, Andrea Gracis è riuscito a pescare un colpo importante in un mercato – quello dei lunghi – già povero di per sé, per di più quando gran parte delle squadre aveva completato il proprio reparto sotto canestro. Il direttore sportivo bianconero ha potuto contare su un rapporto instaurato con Mekowulu dai tempi di Treviso, stagione 2020/21: un’ottima annata da oltre 12 punti e 6 rimbalzi di media terminata al primo turno dei playoff contro la futura vincitrice Virtus Bologna, dopo aver concluso al sesto posto la stagione regolare. Il centro ha riconosciuto l’importanza del dirigente dell’APU nella sua carriera: ha anche rivelato di non aver esitato a firmare per Udine, una volta saputo dell’interessamento, nonostante fosse impegnato con la nazionale nigeriana ad AfroBasket.

Gli impegni estivi nel torneo continentale – conclusosi prematuramente per una Nigeria che puntava a vincere il titolo – hanno certamente inciso: nonostante il notevole chilometraggio sia sul parquet che negli spostamenti, Mekowulu è arrivato nel capoluogo friulano pronto a dare il massimo fin da subito. Nelle prime partite amichevoli disputate dall’APU non si è ancora visto il giocatore che in Italia ha già giocato anche per Sassari e Orzinuovi, ma gli allarmismi non sono necessari: per un giocatore che ha nella durezza agonistica e nella tenacia le proprie armi migliori, la condizione arriverà nel corso della stagione. 

L’atteggiamento però è quello giusto. Nonostante una carriera internazionale ormai considerevole e una maturità cestistica completa all’alba dei 30 anni, si è dimostrato curioso e disponibile nei confronti dei propri compagni di squadra, per trovare la giusta alchimia in vista di una stagione importante. La sua volontà di ampliare il proprio bagaglio offensivo aggiungendo il tiro al proprio arsenale è encomiabile e poter condividere lo spogliatoio con lunghi che aprono il campo come Da Ros e Bendzius non può che giovargli. 

Christian ha rivelato che l’intenzione della squadra, che da neopromossa non parte certo con i favori del pronostico, è quella di dimostrare di essere nel giusto con il proprio stile di gioco, non di smentire le malelingue. Udine non potrà competere con roster stellati come quelli di Milano e Virtus Bologna, i cui giocatori sono veri e propri piatti gourmet; spesso però un Big Mek è proprio quello che ci vuole.

Sezione: Focus / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 19:22
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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