Obiettivo raggiunto per l'Udinese: il Palermo è battuto e gli ottavi di finale a Torino contro la Juventus sono realtà, rispettando la gerarchia che competizioni come la Coppa Italia pongono alle squadre che vi competono. Le reti di Nicolò Zaniolo e Lennon Miller, alle quali si è aggiunto il gol della speranza siglato da Peda nel recupero del secondo tempo, hanno calato il sipario sul risultato finale di 2-1. Ma come va valutato quanto visto nella piovosa serata di martedì sul terreno del Bluenergy Stadium?

Partiamo innanzitutto dalla formazione schierata da mister Kosta Runjaic per affrontare i rosanero. Tra i pali ancora Sava, nonostante la possibilità di far esordire il giovane Nunziante. Evidente, in questo caso, la volontà di far acquisire maggiore fiducia all'estremo difensore romeno dopo gli erroracci che hanno macchiato il match contro il Milan. D'altronde fino al rientro di Okoye sarà lui il titolare, meglio dargli la possibilità di scacciare al più presto le insicurezze.

In difesa sorprende la presenza di Solet dal primo minuto. Eppure la colonna portante della retroguardia bianconera passa sul campo l'intera durata della gara, come a dimostrazione del fatto che dalla sua potenza fisica passi gran parte della prestazione dell'intero terzetto difensivo. Al centro Kabasele come rincalzo non delude e sulla destra il giovane Palma, un po' scomparso dai radar dopo la titolarità nell'esordio in campionato contro il Verona, dimostra ancora una volta le ottime doti tecniche e fisiche: il momento del classe 2008 arriverà.

Guardando una quindicina di metri più avanti, ecco finalmente Zanoli. I fischi a Ehizibue al momento della sua uscita dal campo sono frutto dell'accumulo di tensione generato nella tifoseria dalle prestazioni delle ultime stagioni: dall'addio di Molina in poi, la corsia di destra non ha trovato un erede degno di essere definito anche solo lontanamente tale. Quanto fatto vedere dal nuovo arrivato, ex Napoli e Genoa, fa invece ben sperare: tanta corsa e non solo all'indietro, Zanoli aggredisce la linea di fondo e si dimostra capace di servire pericolosamente gli attaccanti in area. Proprio ciò che serve all'Udinese.

In mediana ormai non sorprendono le doti fisiche di Jakub Piotrowski, il profilo fortemente voluto da Runjaic per quel reparto. 188 centimetri di pura forza, abbinati a una tecnica che non fa rimpiangere il passo indietro fatto da Lovric nelle gerarchie. Starà al tecnico tedesco capire quale alternativa preferire per quel ruolo, perché le scelte a centrocampo di certo non mancano. E la prestazione di Lennon Miller insinuerà più di qualche dubbio nel momento della scelta dei prossimi undici titolari.

Lo scozzese si era presentato a Udine dicendo di esaltarsi nella contesa in mezzo al campo, non ritenendosi invece un giocatore votato alla fase offensiva. Contro il Palermo però, al di là del gol, il classe 2006 si è presentato più volte nell'area avversaria, rendendosi pericoloso dalle parti di Joronen o semplicemente rendendosi protagonista di movimenti utili a favorire la giocata dei compagni. Il tutto accompagnato da una costante presenza in fase di interdizione e di impostazione, per un centrocampista che all'esordio da titolare si è dimostrato uno dei migliori acquisti del mercato estivo.

Arrivando al reparto attaccanti, difficile valutare la prestazione di Adam Buksa. Tocca pochi palloni ma lotta molto tra le maglie della difesa rosanero, sfiorando poi il gol due volte in pochi secondi prima che Miller la appoggi di testa a porta vuota. È ancora presto per vedere il vero valore del polacco. A chi ha visto la gara è invece apparsa evidente la voglia di Zaniolo di lasciare il segno. Certo, a volte può sembrare "innamorato del pallone" come si dice in gergo: l'ostinatezza con cui l'ex Roma e Atalanta si è andato più volte a prendere il pallone sulla sinistra, convergendo per poi cercare la porta con il suo mancino, però, è segno della grande volontà di mettersi in mostra. Il gol è arrivato, la condizione crescerà ulteriormente e Runjaic è avvisato: l'Udinese ha un nuovo numero 10 e va fatto giocare.

Sezione: Focus / Data: Mer 24 settembre 2025 alle 14:15
Autore: Alessandro Di Lenarda
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