Giornata di presentazioni in casa APU Old Wild West Udine. Oggi 23 settembre presso la sede di Credifriuli a Udine si presentano alla stampa i nuovi arrivati Aubrey Dawkins, DJ Brewton e Christian Mekowulu (leggi qui la conferenza stampa integrale).

Dawkins racconta così i suoi inizi e il rapporto con il padre Johnny, ex giocatore NBA e ora allenatore: "Ho iniziato a giocare a 5 anni, mio padre ovviamente ha avuto un grande impatto sulla mia scelta e sulla mia passione. Il primo consiglio che mi ha dato è stato che se voglio una cosa devo ottenerla da solo, non può scendere in campo al mio posto: può darmi la motivazione, ma il resto devo conquistarlo da solo. Abbiamo un ottimo rapporto, lui è molto impegnato come allenatore di college e quindi non può guardare le mie partite in diretta, ma ci confrontiamo spesso". 

Il suo ruolo nella nuova APU Udine è stato importante fin dall'inizio della preseason: "Non sento il peso, abbiamo molti giocatori che sanno fare molte cose buone. Non sento la responsabilità di essere il giocatore decisivo, il pallone può finire a qualsiasi dei miei compagni: abbiamo fiducia che finisca sempre nelle mani giuste al momento giusto. I miei compagni guardano sia come sono in campo che fuori, è una responsabilità che mi prendo volentieri. Essere un leader vuol dire provare sempre a migliorare, che sia in difesa o nella concentrazione. Se giocatori come LeBron James o Steph Curry cercano ogni anno di migliorare il proprio gioco non vedo perché non dovrei farlo anch'io, che non sono neanche lontanamente al loro livello. Il mio idolo nel basket è Kobe Bryant, cerco di ispirarmi a lui sia in campo che nella vita. L'ho sempre visto come un modello e mi piacerebbe provare ad imitarlo".

Per Dawkins, quella con Udine è la prima esperienza in Italia: "Il livello nel basket italiano è alto, avevo affrontato squadre italiane in Champions League ed Eurocup ma essendo qui da protagonista capisco quello che si dice sulla Serie A. Si dice che sia uno dei migliori campionati europei ed è vero, confermo tutte le impressioni che avevo prima e non vedo l'ora che inizi la stagione".

"Per ogni figlio che ha avuto un giocatore eccezionale nel campo che sceglie di seguire è difficile, soprattutto all'inizio - conclude Dawkins - Ho capito che non devo farmi prendere da questi paragoni perché lasciano il tempo che trovano: se non dovessi riuscire a ripetere la carriera che ha fatto mio padre andrebbe bene comunque. Ora uso il confronto con lui come motivazione. Il tempismo e l'opportunità sono due delle cose fondamentali nello sport. Essere qua è fantastico, ogni giocatore vuole essere coinvolto e giocare per qualcosa. Tutti vogliamo la responsabilità di essere importanti per la squadra".

Andrea Gracis, direttore sportivo dell'APU Udine, ha descritto così il figlio d'arte: "Inserire un giocatore come Aubrey è stato facile, abbiamo trovato in lui le caratteristiche che ci mancavano. Il padre è stato prima un grande giocatore e poi un grande allenatore, si capisce che lui abbia vissuto molta pallacanestro anche in casa. Guardandolo negli allenamenti penso possa diventare ancora più completo nel gioco di squadra, per noi è un ottimo acquisto e l'ha già dimostrato nelle prime uscite".

Sezione: Basket / Data: Mar 23 settembre 2025 alle 16:27
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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