Partite come quella contro il Brescia inevitabilmente ti fanno pensare. Perché sono partite strane, al limite dell'assurdo, partite che vanno contro ogni logica calcistica. Non poteva esserci, quindi, occasione migliore per dare vita a questa nuova rubrica, chiamata 5 pensieri dopo l'ultimo turno di campionato. Ogni lunedì (a meno di esigenze di calendario) raccoglierò qui i miei pensieri. 

Partiamo! 

1 IL GOL! - La cosa che emersa maggiormente ieri al Rigamonti è l'assenza cronica dei nostri attaccanti in zona gol. Okaka e Lasagna, vuoi la sfortuna vuoi la mancanza del killer instinct, non la buttano mai dentro. Eppure nelle ultime partite entrambi c'hanno provato in tutti i modi. Dal punto di vista dell'impegno non gli si può dire nulla, ma quando sei un attaccante alla fine conta sempre e soltanto il gol. Il maestro Cibischino ha invocato ordalie medioevali per togliere quella che sembra essere diventata una vera e propria maledizione, a me basterebbe che almeno uno dei due si sbloccase, magari già contro l'Hellas. 

2 CON TOTO' IN CAMPO SAREMMO SESTI - E' una provocazione? Assolutamente sì. Sono sicuro che se avessimo ancora Di Natale (fenomeno unico e irripetibile) avremmo una decina di punti in più. Guardate le occasione fallite, le partite che si potevano vincere ma che poi le hanno vinte gli avversari. Parma e Brescia sia all'andata che al ritorno, la Spal in casa, il Milan a San Siro. Bastava segnare, bastava concretizzare, insomma bastava un attaccante che sentisse maggiormente la porta. Con Totò, il re del gol ancora in squadra, viste le potenzialità, la classifica sarebbe ben diversa. In realtà anche il tanto bistrattato Thereau, ultimo ad andare con regolarità in doppia cifra, farebbe assai comodo.

3 CHI CRITICA ANCORA DE PAUL? - Vero, l'argentino voleva andare via e ha cominciato il campionato nel peggiore dei modi. Ma dall'arrivo in panchina di Gotti, inutile girarci attorno, è tornato ad essere decisivo. Il suo zampino nei punti dell'Udinese c'è sempre da un campionato e mezzo a questa parte. E' lui l'unico ad avere per davvero quel qualcosa in più. Eppure ogni giorno c'è qualcuno che gliene dice di tutti i colori, che lo vorrebbe il più lontano possibile da Udine. Della sua importanza ce ne accorgeremo soprattutto la prossima stagione, quando Rodrigo sarà ancor più decisivo altrove. 

4 LA MANO DI GOTTI SI VEDE - L'Udinese gioca meglio rispetto alla gestione Tudor, questo è fuori di dubbio. A Brescia i bianconeri, spreconi sì, dominano in lungo e in largo. Il merito è anche e soprattutto del tecnico-tattico, o come volete chiamarlo. Il suo lavoro in questi mesi è stato certosino, uno dei pochi se non l'unico in questi anni a saper valorizzare i giocatori (vedi Nuytinck, Fofana, Madragora, De Paul e pure Lasagna gioca meglio). Gli si faccia firmare un contratto a lungo termine, si apra con lui un ciclo, saranno soddisfazioni.

5 TIFOSERIA, CHE ORGOGLIO - Anche ieri una presenza fantastica. Quanto orgoglio vedere il settore ospiti pieno, con bandiere e coreografie. Non mi stufo mai di scriverlo, questa tifoseria non ha eguali. Un amore ed un affetto che vanno oltre il risultato. Meriterebbero dal punto di vista sportivo di più, questo è certo.

Sezione: Focus / Data: Lun 10 febbraio 2020 alle 18:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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