Ai nostri microfoni è intervenuto in esclusiva il presidente del Pro Fagagna, Luca Merlino, che ha parlato così in vista della nuova stagione, dopo la vittoria del campionato di Promozione ottenuta a maggio scorso: “Le sensazioni sono molto positive, si parte da neopromossa, anche se il Pro Fagagna nella sua storia l’Eccellenza l’ha già vissuta. L’ultima apparizione è stata 9 anni fa, precedentemente al mio mandato; sono io il presidente che malauguratamente dopo 25 anni ha riportato in Prima Categoria il Pro Fagagna, ma per fortuna e per bravura siamo reduci da un triennio molto proficuo, ci siamo rimboccati le maniche e dalla Prima Categoria abbiamo rifondato e dato uno slancio nuovo alla società. I risultati ci hanno premiato, abbiamo vinto sia il campionato di Prima Categoria che quello di Promozione, arrivando in Eccellenza”.
Sulle difficoltà di costruire una squadra: “Per cercare di primeggiare nella categoria in cui ero, mi sono sempre basato su un concetto: in Prima Categoria sono andato a cercare dei giocatori che facevano la Promozione, che scendessero di categoria per poterci dare una mano ed aiutarci a fare il salto di qualità. L’anno scorso in Promozione sono arrivati dei giocatori di Eccellenza, che ci hanno aiutato a fare quel passo per poter puntare l’Eccellenza; quest’anno l’obiettivo è quello di mantenere la categoria il prima possibile, abbiamo mantenuto i giocatori di Eccellenza che avevamo già ed è arrivato qualche pezzo a rinforzare la rosa, che possono ben figurare in questa categoria. Abbiamo poi rimpolpato la rosa dei giovani, perché sono fondamentali e sono l’ago della bilancia in una categoria come l’Eccellenza; chi ha i giovani più qualitativi ha poi una squadra più equilibrata”.
Sull’importanza del settore giovanile: “Quello dei giovani è un tasto a me molto caro, perché prima di tutto sono un presidente giovane e di conseguenza mi piace lavorare con i giovani. Il Pro Fagagna è una società che non ha delle disponibilità incredibili, quindi deve cercare di lavorare bene sotto e provare a far crescere i giovani del proprio vivaio per poi farli sbarcare in Prima Squadra, limitando dei costi che non siamo in grado di sostenere. In secondo luogo sono papà, ho un figlio di 13 anni e quindi sono ancor più interessato che il settore giovanile abbia una qualità importante; posso dire che in questo triennio i numeri sono positivi, abbiamo 250 ragazzi tesserati, facciamo tutte le categorie regionali. Negli Allievi e nei Giovanissimi siamo in collaborazione in un consorzio che comprende anche Tagliamento e Rive D’Arcano; abbiamo gli Allievi regionali, gli Allievi sperimentali, i Giovanissimi che fanno l’Elite, conquistandolo l’anno scorso, ed infine i Giovanissimi sperimentali. Poi abbiamo tutte le attività di base che vanno dagli Esordienti ai Piccoli Amici: in queste categorie ci stiamo impegnando per far salire la qualità degli allenatori e di tutto il comparto societario, anche grazie alla collaborazione che abbiamo con il Pordenone”.
Sull’obiettivo salvezza e sulla probabile classifica: “Per i primi posti vedo bene il Torviscosa, la Manzanese, il Pro Gorizia ed il Brian, saranno le squadre da tenere più in considerazione. Per la salvezza, invece, le neopromosse (Pro Fagagna, Virtus Corno, Codroipo) saranno quelle che avranno più difficoltà, trovandosi in una nuova categoria come l’Eccellenza che è molto impegnativa”.
Sulle richieste fatte alla squadra: “Ho chiesto una salvezza che arrivi prima dei playout, questo è l’obiettivo stagionale. Devo ringraziare il mister, Pino Cortiula, che è arrivato in un momento di difficoltà, in una categoria non sua, la Prima Categoria. Ci ha dato una mano e i risultati lo hanno pagato, siamo arrivati fino in Eccellenza, una categoria che lui aveva lasciato a Lumignacco; è contento della rosa e dei giovani messi a disposizione. Ovviamente si può sempre migliorare, niente è perfetto, ma è abbastanza soddisfatto”.
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