Che dire, sempre le solite cose: dobbiamo vincere, dobbiamo muovere la classifica, in casa non possiamo sbagliare, De Paul deve darsi una mossa, Lasagna deve buttarla dentro. E' due settimane che, giorno dopo giorno, ci ripetiamo. D'altronde che altro c'è da dire? Dopo due settimane di pausa e tante parole dette, oggi tocca al campo dare il suo verdetto. Noi, giornalisti da bar, ci tappiamo la bocca e tifiamo. 

Che Udinese sarà? Sicuramente senza Tudor, squalificato. Anche qui si potrebbero scrivere pagine e pagine ma ormai, a queste latitudini abbiamo imparato che in Serie A si fanno due pesi e due misure e che ci sono squadre un po' più uguali delle altre. Ad iniziare proprio dal Torino, nostro avversario questo pomeriggio al Friuli, un club che, da quando è stato acquistato da un certo Cairo, guarda caso ha ricevuto sempre un trattamento diverso. A pensar male spesso ci si azzecca. Mazzarri in panchina, Tudor no, ma va bene così. 

Dicevamo, parola al campo. Ecco, torniamo al calcio giocato che è meglio. Siamo senza Larsen, tornato acciaccato dagli impegni con la Danimarca (a volte le nazionali sono un danno anche per i club di provincia e non solo per le grandi). Giocherà Ter Avest, pedatore interessante che avevamo assai apprezzato e che purtroppo poi è stato fermato da qualche infortunio di troppo. De Paul, dopo le prestazioni da diéz vero con l'albiceleste, farà la mezz'ala, come confermato dal mister. A me lì non piace, lo verrei vedere più alto a sinistra, a giocare la palla negli ultimi trenta metri dove le sue giocate possono essere per davvero decisive. Dopo il rinnovo, dopo la piena fiducia di tutto l'ambiente bianconero, da lui oggi ci si aspetta davvero la prestazione con la P maiuscola. Le prime giornate, nelle quali forse era distratto da fattori extra campo, non sono state all'altezza di un giocatore da 35 milioni di euro. Tocca a lui dimostrare che vale per davvero tutti quei soldi. Avanti tocca a Lasagna. Stesso discorso di Rodrigo: il capitano deve essere decisivo, deve segnare. Questo gli si chiede. Forse gli gioverà in fianco la presenza di Okaka, capace di portargli via l'uomo e di fargli da sponda. Ultima chiamata? No lo sappiamo, certo è che Nestorovski dietro scalpita e il posto in squadra non è più sicuro come un tempo. 

Potremmo parlare anche di classifica, di punti che comunque mancano ma è meglio concetrarci sulla partita. Guardiamo avanti, speranzosi. Un altro stop potrebbe portare a guai seri, visto anche il calendario. Serriamo i ranghi, oggi al Friuli non si deve passare, questo Toro va matato.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 20 ottobre 2019 alle 11:41
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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