Un anno fa il patron dell'Udinese Gianpaolo Pozzo, alla vigilia del preliminare contro l'Arsenal disse: "Siamo ad un preliminare di Champions, chissà quando ricapita". Ebbene domani l'Udinese si ripeterà, perchè non solo è rimasta ai vertici della serie A, ma si è addirittura migliorata passando dal quarto al terzo posto. "Ma ho l'impressione che di questo non si siano accorti in tanti - commenta amaro Pozzo - soprattutto la maggior parte dei media che continuano a snobbarci. Quando mi stufo iscrivo la squadra al campionato sloveno. Siamo terzi in classifica, ma certa stampa ci ignora. Questo risultato, di cui siamo tutti orgogliosi, l'abbiamo ottenuto sul campo, finendo davanti a chi ha un budget di 4 o 6 volte superiore al nostro". Dal punto di vista finanziario ci sono poi i soldi incassati dai diritti tv e soprattutto dalle cessioni: "Io incasso sempre meno di tante big, anche se non mi lamento di quel che prendo dalla tv. Poi, è vero, vendo i calciatori. Ma perché sono bravi. Con i risultati non si bluffa, sono lì, sotto gli occhi di tutti. Posso avere un attivo di 60, ma è quel che le grandi squadre hanno normalmente, io devo costruirmelo questo attivo e devo far quadrare i conti. Facciamo sacrifici enormi, e dovrebbero farli tanti, credo che il fair play finanziario aiuterà". L'approdo alla fase a gironi della Champions porterebbe manciate di denaro nelle casse dell'Udinese: "Quei soldi non cambiano la vita, ma arrivare nella fase a gironi di Champions League fa mutare il valore patrimoniale del club. I calciatori acquistano più importanza e maggior considerazione, quindi migliora tutta la situazione". Se contro l'Arsenal passare sarebbe stato un sogno, questa volta l'imperativo è diverso: "Vincere è la parola giusta. Non dobbiamo fare calcoli, pareggi, zero a zero, gol in trasferta, dobbiamo andare in Portogallo per cercare di vincere. Se non passiamo niente drammi, per carità, ma buttiamo via un lavoro importante che abbiamo fatto per un anno intero. Sarebbe davvero un peccato anche se mi rendo conto che l'avversario è difficile e ha esperienza.

A questi livelli partite facili non ne esistono. Totò è in perfetta forma. Non cambia mai il suo rendimento, è sempre uguale. Ma tutta la squadra mi sembra in crescita, sicuramente non ha perso la forza d'urto. Anche i nuovi li vedo bene". Dopo la Champions, il mercato: "Solo piccoli ritocchi. Credo arriverà un secondo portiere". Che potrebbe essere Manninger, come si scrive. Poi dovrebbero partire Neuton, con destinazione Watford, Angella all'Ascoli, Ekstrand al Granada e uno tra Armero o Pasquale potrebbe partire. Piccole cose da sistemare prima del 31 agosto. Su Muriel? "Sembra un talento, ha numeri. Ma in campionato italiano è duro, ci vuole pazienza, calma. Sopratutto questo ragazzo valasciato in pace: oggi con i giovani bisogna fare così". Sui tifosi, con la campagna abbonamenti che procede a gonfie vele: "Se arriviamo a 15mila abbonamenti con questa crisi è un gran risultato. Vorrei giocare i casa col dodicesimo uomo in campo". Infine una considerazione su dove l'Udinese può crescere: "Nel commerciale, vorrei più sponsor e fatturati. Abbiamo la tv, Udinese Channel, che è un veicolo importante anche per la pubblicità. Dopo un annetto sono felice di questa iniziativa. Ha molto appeal e il tifoso è informato su tutto".

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 21 agosto 2012 alle 13:03 / Fonte: La Gazetta dello Sport
Autore: Marco Querro
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