Questo inizio del 2020 poteva rappresentare per l'Udinese l'occasione per quel tanto atteso salto di qualità e invece...

Invece nulla, i bianconeri, che non riescono più a vincere, rimangono nel limbo, ancorati a quel gruppetto di coda che lotta per la salvezza. Sarà così, fino alla fine, un'altro finale di stagione depresso

Eppure l'opportunità per togliersi dai guai, per passare un ritorno sereno c'era eccome. Perché Brescia, Verona e Bologna erano tutte e tre partite che si potevano vincere. Anche contro Milan e Parma, sì superiori dirà qualcuno ma non più di tanto secondo il sottoscritto, potevano arrivare punti. Occasioni, invece, gettate al vento. Bel gioco, a tratti, ma pochi punti e alla fine la classifica è quella che è. 

Anche al Dall'Ara, contro una squadra che più incerottata di così non si poteva, i bianconeri, in vantaggio, la buttano via al 93esimo. All'ultimo sospiro, ripresi dell'anziano Palacio. Una partita che si poteva assolutamente gestire meglio, anzi che si doveva chiudere prima. La sensazione è allora quella non di un punto guadagnato, come contro l'Hellas, ma di un persi. Il bicchiere questa volta è mezzo vuoto.

A preoccupare, oltre ad una difficoltà cronica in zona gol e ad una difesa che qualcosa regolarmente concede, è la media punti, ad oggi da retrocessione. 3 punti nelle ultime 6 giornate, troppo pochi per non essere risucchiati da chi insegue, Genoa e Lecce su tutti, visto che Spal e Brescia appaiono anzitempo condannate. 

E non si tratta di salvezza o meno, perché l'Udinese alla fine si salverà, di questo ne sono certo, ma di un campionato che poteva essere assolutamente diverso. Si poteva avere i punti del Cagliari, del Bologna, bastava poco. Con i se e con i ma, direte voi, non si va molto lontani, quest'anno davvero però c'è la sensazione che si poteva fare davvero di più. 

Adesso che fare? Non ricadiamo nel solito disfattismo friulano, è vero che da anni siamo in sofferenza ma flagellarci da soli non aiuta. Il calendario si fa difficile, in salita sicuramente rispetto a questo inizio, ma bisogna guardare avanti, provare a togliersi al più presto da questa situazione. Basterebbe poco per riaccendere la fiammella, per ridare slancio. Gotti è un allenatore intelligente e capace, ci sta qualche passaggio a vuoto (la ripresa del Dall'Ara l'ha letta male), gli va dato tempo e fiducia. Non si cerchi oggi il colpevole, la causa di tutti i mali. Si pensi, tutti insieme, a come ritrovare la vittoria. 

Prossimo avversario, quando non si sa ancora, sarà la Fiorentina, altra squadra che l'Udinese deve provare a battere. La squadra non fa così schifo come pensa qualcuno, non è vero che sono tutte meglio di noi. Anzi. Bisogna però acquisire davvero la consapevolezza nei propri mezzi, una maggior fiducia. Anche quella aiuta soprattutto quando si ha paura di vincere.

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 24 febbraio 2020 alle 10:20
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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