Con la vittoria preziosa contro lo Sheffield Wednesday conseguita martedì sera e la contemporanea sconfitta dell'Hull City nello scontro diretto con il Crystal Palace, il Watford è ritornato al secondo posto in classifica a 66 punti, posizione utile per la promozione diretta in Premier League. Una promozione ad oggi molto difficile considerando il lignaggio delle avversarie: se il Cardiff, infatti, pur noto per l'autolesionismo delle scorse annate, veleggia ad un rassicurante +5 e una partita da recuperare, Hull City e Crystal Palace rappresentano ostacoli notevoli e non va scordato il Leicester che presenta una squadra di ragazzi giovani ma con esperienza anche nella massima serie. Il Watford può giocarsi le sue carte, un gioco piacevole e un attacco fuori categoria: Deeney e Vydra hanno segnato 34 gol in tandem, solo il Crystal Palace può vantare un reparto offensivo così forte.



In Inghilterra si ragiona. Su football.co.uk una riflessione sul futuro immediato del Watford. Cosa farà in caso di promozione nella massima serie? Secondo l'autore dell'articolo, un altro afflusso di giocatori in prestito come scarti dell'Udinese e del Granada non sarebbe possibile perché la Premier League è un campionato davvero competitivo e il Watford rischierebbe di essere "carne da macello". Viene ricordato inoltre che i Pozzo avevano promesso un progetto a lungo termine: tale progetto andrebbe concretizzato, secondo il portale, affiancando a qualche prestito a mo di riempitivo, un assetto di squadra con giocatori a titolo definitivo e soprattutto esperti. Tra i più positivi vengono citati Vydra, Abdi, Battocchio e Cassetti: di essi viene richiesta l'acquisizione a titolo definitivo per la prossima stagione.

E l'Udinese? Ovviamente nel ragionamento non si fa particolare menzione della squadra friulana. L'Udinese però essendo la proprietaria del diretto cartellino di diversi giocatori del Watford ed avendo il proprietario "comune", è interessata alle sorti della squadra inglese. Personalmente ritengo che la squadra londinese sia stata una risorsa per questa stagione e possa esserlo nel futuro, a maggior ragione in Premier League. Giocatori come Vydra e Battocchio, ad esempio, hanno potuto esprimere le loro qualità solo giocando a tempo pieno e con il cartellino ancora in tasca, un'opportunità strategica importante quella di giocare settimanalmente con una 30ina di giocatori a tempo pieno in 3 diverse realtà. Abbiamo appreso infatti che il sistema di scouting costa davvero tanto e l'unica possibilità di sostenerlo è di mettere in luce quanti più talenti contemporaneamente. Le prospettive di una squadra in Premier League sono quelle di una squadra autosufficiente e che possa da un lato far propri i giocatori in prestito ma pagandoli (consentendo anche una preziosa plusvalenza), dall'altro fare mercato autonomamente senza dover intaccare quella che ad oggi può essere considerata la casa madre. Il gioco sembra valer la candela.

Sezione: Primo Piano / Data: Gio 07 marzo 2013 alle 11:27
Autore: Davide Rampazzo / Twitter: @Davide_Rampazzo
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