Gli ultimi due mesi di questa stagione non sono stati di certo buoni quanto i tifosi sperassero. Soltanto quattro i punti raccolti nelle ultime 9 partite, un bottino misero in decisa controtendenza con quanto fatto fino a marzo. 

In quest'ottica, l'ex Udinese Felipe Dal Bello, ha rilasciato una lunga intervista al Messaggero Veneto, soffermandosi sul momento di difficoltà della sua ex squadra: "A me sembra evidente che l’assenza di Thauvin, e di un giocatore dalla sue caratteristiche, abbia influito sulle scelte dell’allenatore e quindi sui risultati. La fatica evidenziata nella manovra offensiva senza il francese è stata lampante e impone delle riflessioni, ma soprattutto richiama l’esigenza di trovare almeno un altro giocatore con le caratteristiche del capitano. Qualcuno che salta l’uomo e che sa portare tensione nelle difese avversarie è fondamentale in ogni squadra. Per caratteristiche potrebbe essere Sanchez. A Torino è entrato come una molla, non l’ho mai visto fermo e si è dato da fare manifestando un grande atteggiamento che non era affatto scontato per come è andata la sua annata. Conoscendolo, so che un campione come lui vorrà ripartire con orgoglio per dimostrare che è stato solo sfortunato, anche se avrebbe potuto riprendere una forma migliore trovando campo con più continuità". 

Parlando di Runjaic invece, prosegue così: "Il tecnico ha dato stabilità alla squadra senza ingessarla troppo. Eravamo abituati a una certa didattica e a una squadra schematica negli anni scorsi, mentre abbiamo visto una certa alternanza di moduli che ha permesso di crescere ai giocatori. L’Udinese è diventata una squadra difficile da affrontare per questa capacità di essere camaleontica. Il problema del tecnico è stato proprio quello di non avere dei ricambi a Thauvin. Anche l'assenza prolungata di Davis ha influito sul problema del gol, soprattutto perché l’inglese è forte e potrebbe fare il titolare in molte squadre di medio alta classifica in Serie A. Lo vedo come un Duvan Zapata ancora più tecnico, con un potenziale notevole, ma pur sempre con l’asterisco legato agli infortuni. Per fortuna che il problema della prima punta non c’è stato perché Lucca ha fatto il suo, quindi ritorno all’esigenza di avere un attaccante brevilineo rapido e guizzante". 

Infine, un pensiero sulla difesa del futuro: "Come vedo la difesa del futuro? Benissimo, soprattutto se resta Solet, il difensore più forte che ho visto a Udine. Poi crescerà ancora Kristensen che promette bene". 

Sezione: Gli ex / Data: Mar 20 maggio 2025 alle 10:01
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95
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