Il portierino friulano classe '96 Simone Scuffet sta salendo alla ribalta in Serie A dopo le sue ottime prestazioni con la maglia dell'Udinese, tanto da venir paragonato a Buffon e Zoff. L'Udinese però ha già pronto un sostituto in casa, sempre friulano doc: si tratta di Alex Meret, portiere della primavera e della nazionale italiana under-17.

Raccontaci la tua storia: quando e come sei arrivato a giocare nell'Udinese?

"Ho iniziato a giocare a calcio all'età di 7 anni nel Rivolto dove sono rimasto due anni prima di passare al Donatello. L'anno successivo è arrivata la chiamata dell'Udinese e dai pulcini ho fatto tutte le categorie fino ad arrivare a quest'anno in primavera".

Quali sono le tue caratteristiche?

"Mi ritengo un portiere moderno, abile con i piedi e bravo tra i pali. Ovviamente però c'è da lavorare ancora per migliorarmi sotto tutti i punti di vista".

A che portiere ti ispiri?

"Il mio idolo fin da piccolo è stato Gianluigi Buffon ma oltre a lui ultimamente seguo molto di più Handanovic che è diventato uno dei portieri più forti al mondo proprio qui a Udine e dal quale cerco di imparare il più possibile".

Intanto il tuo amico Scuffet sta sorprendendo tutti con le sue parate e la sua grande personalità. Avresti mai pensato che sarebbe riuscito a fare così bene al suo primo anno in A?

"Mi ha sorpreso il fatto che si sia preso il posto da titolare già da subito ma con le qualità che ha non avevo dubbi che potesse diventarlo. È stato fortunato ma soprattutto bravo a saper cogliere l’occasione al meglio mostrandosi subito pronto e sicuro e per questo si è meritato la fiducia del mister. Gli auguro il meglio perché se lo merita davvero, con il lavoro, l'umiltà e i sacrifici come si è visto, si possono raggiungere grandissimi risultati, sono felicissimo per lui"!

Con la nazionale U-17 avete fallito la qualificazione agli europei in un girone con Inghilterra,Repubblica Ceca e Albania. Cosa vi è mancato per approdare agli europei di Maggio a Malta?

"Innanzitutto siamo capitati in un girone molto tosto e lo si è visto già dalla prima partita contro l'Albania, la più debole sulla carta, vinta 2 a 1 in rimonta. La seconda partita è stata quella che ci ha un po' demoralizzato perché vincevamo fino a pochi minuti dal termine e poi per due ingenuità abbiamo perso. Nell'ultima partita abbiamo dato tutto ciò che avevamo, dopo essere passati in svantaggio abbiamo agguantato il pareggio ma abbiamo ceduto nel finale contro una squadra davvero forte come l'Inghilterra che nell'arco delle tre partite ha meritato di qualificarsi. Peccato perché ci tenevamo davvero tanto e le potenzialità per passare il turno c'erano".


 

 


 

 

 

 

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 01 aprile 2014 alle 19:00
Autore: Salvatore Ergoli
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