Continua il dibattito sulla ripresa del campionato di calcio. Hanno fatto discutere le parole di Giovanni Rezza, responsabile del reparto malattie infettive dell'ISS, ma la FIGC punta comunque al 4 maggio come ritorno agli allenamenti e a fine maggio/inizio giugno per far tornare il campionato. 

I prossimi passi - Prevedono una serie di riunioni: domani vi sarà quella tra la FIGC e il comitato tecnico-scientifico per stabilire le liee guida per la ripresa degli allenamenti. Sempre domani, vertice in casa UEFA per il futuro delle coppe europee. Giovedì, infine, sarà il turno di una riunione con tutte le componenti federali per spiegare quanto deciso con il comitato tecnico-scientifico di cui sopra. La parola definitiva, ovviamente, spetterà a due ministri: Speranza e Spadafora, rispettivamente titolari dei dicasteri della Salute e dello Sport.

Maxi-ritiro per tutti - Il piano, è noto, prevede una sorta di bolla a tutela dei calciatori e dei tesserati dei club di A. Molti dubbi sulla fattibilità: solo 11 club su 20 dispongono di un centro sportivo adatto a far dormire in pianta stabile le proprie squadre. Ma non finisce qui, perché nel maxi-ritiro dovrebbero essere compresi anche i medici, i magazzinieri, i fisioterapisti, i massaggiatori, tutti i soggetti insomma che inevitabilmente inevitabilmente finirebbero a contatto con i calciatori. Così, in pratica, soltanto la Juventus, grazie al J-Hotel recentemente inaugurato, in questo momento potrebbe soddisfare i requisiti del protocollo senza grossi problemi. Tutte le altre dovrebbero riorganizzarsi. Senza considera la necessità, per tutto questo personale, di svolgere tamponi, piuttosto esosi, in maniera continua: uno ogni quattro giorni, forse anche uno al giorno se non si potrà far dormire i dipendenti presso il proprio centro sportivo. 

Sezione: Notizie / Data: Mar 14 aprile 2020 alle 13:41
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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