Da neopromossa che tornava in Serie D dopo dieci anni, a campione d'inverno con numeri da paura. Questa la stagione incredibile che sta vivendo la Manzanese, creatura dell'ambizioso presidente Filippo Fabbro. Gli orange hanno chiuso il girone d'andata con 37 punti davanti a squadre date alla vigilia come favorite, ad esempio Trento e Mestre. Certo, i tanti rinvii che hanno caratterizzato questa prima parte di stagione non permettono di avere un quadro completo della classifica (il Delta Porto Tolle, ad esempio, deve recuperare nove partite), ma la Manzanese è lì davanti nonostante una gara da recuperare, tra l'altro lo scontro diretto al vertice contro il Trento.

Undici vittorie, quattro pareggi e solamente tre sconfitte. Questo il bilancio del girone d'andata. La Manzanese ha non solo il miglior attacco del girone C, ma di tutta la Serie D: 42 reti in 18 partite, ciò significa quasi tre reti di media a partita. I gol subiti, 25, sono forse l'unica nota stonata, ma questo è il rischio che una squadra particolarmente votata all'attacco può correre. Altri numeri? La Manzanese è la squadra ad aver vinto più partite finora e ad aver ottenuto più successi in trasferta. Per gli orange anche la miglior differenza reti del girone C. 

I meriti di un campionato fino a questo momento straordinario? Vanno divisi tra società, allenatore e giocatori. Tutte le parti hanno contribuito in egual modo. La società in estate grazie al lavoro del diesse Gigliotti ha costruito una squadra competitiva con un mix di giovani ed esperti, di qualità e fisicità, affidando la gestione delle operazioni a Roberto Vecchiato, tecnico che per i suoi trascorsi a Belluno e alla Liventina conosce molto bene la categoria. Il resto lo hanno fatto i giocatori.

Inevitabile menzionare il tridente d'attacco delle meraviglie composto da Gnago, Fyda e Moras, capaci di realizzare 27 reti in tre. Stagione strepitosa, in particolar modo, quella di Marco Moras, esterno d'attacco classe '95 per il quale Vecchiato ha confezionato un vestito da trequartista. Il numero dieci orange, talento del nostro calcio e giocatore passato anche per le giovanili dell'Udinese, sta vivendo probabilmente la miglior stagione della sua carriera ed ha già messo a segno 10 reti. Molto buono anche l'apporto delle altre due punte, Gnago e Fyda, due attaccanti differenti per caratteristiche ma accomunati dal fiuto del gol: 8 le reti dell'ivoriano, 9 quelle del polacco.

Un'altra chiave dei successi che gli orange stanno ottenendo è rappresentata da un centrocampo di tutto rispetto. La qualità e le geometrie del regista Casella si integrano perfettamente con la fisicità e gli strappi di Nchama (autore di sei reti in questo campionato) e con la duttilità e la sostanza che Nastri è in grado di fornire. Non va poi dimenticato l'apporto del giovane Capellari, un classe '02 che soprattutto nella primissima parte di stagione ha fatto grandi cose.

Infine il reparto arretrato, una reparto che, anche in questo caso, fonde al meglio esperienza e gioventù. Al fianco di Calcagnotto e Cecchini, giocatori importanti per la categoria, stanno crescendo al meglio due classe '01 come Bevilacqua, difensore goleador prodotto del florido settore giovanile orange, e Zupperdoni, esterno scuola Inter che Vecchiato ha inventato, con ottimi risultati, terzino basso. In porta, poi, un altro giovanissimo come il classe '02 Da Re sta facendo una stagione importante. 

Nonostante un girone d'andata clamoroso, la società presieduta da Filippo Fabbro non vuole sbilanciarsi su quelli che possono essere gli obiettivi da raggiungere. Testa basta, umiltà, voglia di crescere e di giocarsela contro tutti. Questo il motto in casa orange. Pochi proclami e tanta sostanza, così la Manzanese sta volando nel girone C di Serie D.

Sezione: Focus / Data: Lun 08 febbraio 2021 alle 12:00
Autore: Jessy Specogna
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