Nonostante sia soltanto la seconda giornata di campionato, per Apu Old Wild West-Tezenis Verona c’è già molta carne al fuoco. Gli scaligeri sono ormai riconosciuti da tutti come i favoriti del Girone Est, candidatura avanzata grazie, specialmente, a un mercato estivo di primissimo livello. Tra Verona e Udine, tuttavia, c’è già un precedente per questa stagione grazie, di nuovo, all’ampliamento della formula della Supercoppa. La gara in questione, giocata in trasferta dai friulani, terminò con un successo di misura per la squadra di coach Ramagli, sufficiente per confermare una qualificazione ai quarti di finale che, dopo le prime due vittorie, sembrava davvero alla portata. In quell’episodio, per gli scaligeri, furono i due italiani di maggior esperienza, Rosselli e Candussi, a mettersi in rilievo segnando rispettivamente 20 e 23 punti. A Udine servirono invece le ottime prestazioni di Cromer e Antonutti, senza dimenticare un Beverly incostante ma a tratti immarcabile.

Quella vittoria non rese, tuttavia, Udine la formazione più forte della A2 e non rese Verona inferiore ai bianconeri. Se non dovesse essere ancora chiaro basta chiedere a Caserta del trattamento ricevuto alla prima giornata, un 85-64 senza possibilità di appello ma, similmente a quanto accaduto all’Apu a Roseto, con i veronesi che dopo il primo quarto si trovavano sotto nel punteggio (19-20, poca roba). A suonare la campana sono stati poi Love e Candussi, con l’americano autore di una prova più che buona da 21 punti, 6 assist e 6 rimbalzi ma che, soprattutto, ha già trovato un buon feeling con l’italiano, pardon, friulano, di cui sopra. Da rivedere Hasbrouck ma non per suoi demeriti, bensì per infortunio, in seguito a un colpo subìto alla coscia che lo ha costretto a uscire anzitempo dalla partita, rientrandovi per giocare ancora appena uno scampolo di secondo parziale. Per lui questa è stata una settimana di lavoro differenziato, a tutela della sua incolumità e, soprattutto, per poterlo vedere in campo domenica. Non dimentichiamoci di Rosselli, di Udom, di Poletti, di Severini, insomma, l’esame più importante, più tosto è già arrivato. Udine pare aver studiato con metodo e la vittoria su Roseto pare confermare la bontà del lavoro svolto in questo inizio di stagione. Servirà tranquillità intorno al gruppo, per il quale si può avere fiducia in vista della partita di domenica. Fiducia anche nel potere del tifo visto che c’è da inaugurare il Carnera in questa stagione e che gran partita per esordirvi. Insomma, la tavola è apparecchiata e le portate che arriveranno saranno di primissimo livello. Cosa chiedere di più? (Sì, certo, una vittoria…)

Sezione: Focus / Data: Gio 10 ottobre 2019 alle 12:00
Autore: Francesco Paissan
vedi letture
Print