Quattro punti in due partite, non male come score per l'Udinese di Velazquez, che ha messo a tacere qualche scettico dopo la sconfitta contro il Benevento in Coppa Italia. C'è ancora tanto lavoro da fare, ma la strada sembra giusta. Per avere un parere dall'esterno, abbiamo sentito Paolo Poggi, storico ex attaccante bianconero, ora direttore dei Progetti Internazionali del Venezia.

Velazquez sembra aver diradato le iniziali remore, la programmazione quest'anno la convince e quanto si riesce a seguire l'Udinese da fuori?  “Ovviamente l’Udinese è parte di me, ma non essendo in città non posso dire di essere aggiornato su tutto, la passione comunque è rimasta intatta. Capisco che ci potesse essere qualche remora su Velazquez, ma io personalmente non le condivido. La società sa quel che fa e se ha scelto lui vuol dire che lo ritiene l’allenatore perfetto per fare un buon campionato, ho fiducia nella programmazione della dirigenza. Come in tutte le cose anche nel calcio ci sono delle fasi. Adesso ci sono stati anni infelici, ma bisogna avere una memoria storica, non pensare solo a questi ultimi anni. Dopo 15 anni di ottimi risultati non si può cancellare tutto, sono convinto che il progetto risalirà preso perché le capacità ci sono tutte”.

Prima il paròn si affidava a DS con esperienze in altre categorie o in altri ruoli, ora c'è Pradè che ha un curriculum di grande spessore, può essere lui uno degli artefici della rinascita bianconera?  “Più che il ruolo fa la differenza la persona che occupa quel ruolo, come gestisce il rapporto con i tifosi, con lo staff e con i giocatori. Dal mio punto di vista Pradè è una persona di qualità, una scelta che può sembrare in controtendenza, ma il fatto che un dirigente del suo spessore abbia accettato Udine è una scelta apprezzabile. Vuol dire che la città ha mantenuto il suo fascino e la sua importanza anche al di fuori dei confini”.

La punta di diamante bianconera, Lasagna, sta faticando a trovare la via del gol? Problema di ruolo o solo mancanza della prima rete? “Per quanto riguarda Lasagna credo sia solo una questione di tempo, il suo lieve calo a parer mio non dipende né dal ruolo né dal non aver ancora trovato il gol. Diamogli tempo per entrare in forma e per fargli acquisire brillantezza, poi rivedremo il vero Lasagna".

Qual è il giocatore che secondo lei può fare un salto di qualità importante: "Non vivendo la realtà al 100% non conosco molto i volti nuovi, ma sono convinto che Fofana  sia l’elemento giovane che può fare prima il salto di qualità che tutti si aspettano”

Sezione: Esclusive / Data: Gio 30 agosto 2018 alle 16:45
Autore: Davide Marchiol
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