Siamo una squadra fortissimi, perché abbiamo una dirigenza bravissimi. I quattro gol presi in quel di Genova, oltre alle nefandezze di Massa, sono la diretta conseguenza di anni e anni di abbandono. L'Udinese è stata abbandonata, i tifosi ingannati. Solo che l'Udinese è un'entità astratta, un sentimento, un'idea di una Piccola Patria; i tifosi sono in carne e ossa e quindi sono colpevoli di aver sempre appoggiato questo modo di fare. Perché mai come quest'anno, chi ha sottoscritto l'abbonamento è reo di favoreggiamento della situazione in essere. AUC, club, curva e anche i free rider come sono io, quelli che vanno allo stadio senza organizzazione alle spalle.

Pradé è l'ennesimo direttore sportivo che a fine anno se ne andrà e che giura e spergiura sulla grandezza di una squadra che anche i bambini capiscono essere stata costruita male e gestita peggio. Dei vari “consiglieri” di Gino Pozzo, interni od esterni alla società che siano, nemmeno voglio parlare. Potremmo dire che sono degli incompetenti, o dei furbacchioni, ma sempre a lui fanno capo ed è lui che ha distrutto un gioiellino che andava avanti da solo. Una squadra che nel ritorno dell'anno scorso aveva totalizzato 13 punti è stata affidata a un allenatore che faceva fatica a tenersi una panchina nella serie B spagnola. Ora, un altro allenatore più esperto chiede rinforzi e viene preso per i fondelli: siamo finalmente riusciti a dar via Danilo? Prendiamo quello che fa panchina nel suo ruolo, anzi... quello che fa panchina a quello che fa panchina nel suo ruolo, perché di mezzo c'è pure Gonzalez.

Quando Pradé ha confermato che la partita contro il Parma ci avrebbe detto se servivano rinforzi, ho pensato che i giornalisti si erano sbagliati a riportare la notizia: 13 punti nel ritorno del campionato scorso, 18 nell'andata a bissare l'ennesimo record negativo e tu guardi una partita per capire se fare mercato o meno? Tanto più quando il mercato è fatto dei fuori rosa del Watford?

Mandragora, mister 20 milioni, non sa fare il centrale di centrocampo se non ha Behrami vicino. Ieri sufficiente fino all'uscita dello svizzero, dopo un disastro senza fine. Fofana che non ne combina una giusta ormai da troppo tempo, ma continua a giocare titolare.

Ieri ho notato per la seconda partita consecutiva compagni di squadra che si arrabbiavano con lui mandandolo a quel paese. Segno che il gruppo c'è, ma viene distrutto da scelte sconsiderate e incomprensibili.

Di tutti gli allenatori passati a Udine, tre sono migliori degli altri, piaccia o no: Iachini, Delneri e Nicola. Lo dicono i risultati ottenuti da noi e altrove, per media punti e salvezze ottenute. Ora gli incompetenti daranno la colpa all'allenatore di turno. Quando De Paul ieri ha giocato la sua peggior partita a Udine guarda caso proprio dopo l'accordo con l'Inter sulla sua cessione l'estate prossima. Notizia riportata da un quotidiano sportivo nazionale mai smentita dalla società. Nicola ha chiesto un centrocampista per poter cambiare modulo, ma non arriva nessuno e siamo al 27 di gennaio.

Domenica c'è la Fiorentina al Friuli, e tutti i tifosi andranno allo stadio a divertirsi, a tifare fino alla fine, per stare vicino alla squadra. Mai a nessuno che venga in mente di fare una critica, di attuare una contestazione silenziosa, civile ma netta. Mi raccomando: mentre il Titanic affonda continuate a mangiare in sala da pranzo, i violini del marketing suonano ancora e non si fermano mai. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 27 gennaio 2019 alle 09:00
Autore: Giacomo Treppo
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