L’Udinese, dopo 14 giornate, ha 15 punti. Ne ha tre in meno della gestione Colantuono che non aveva una rosa forte come quest’anno. Eppure… 

Per capire bene il motivo sono andato sul sito della Lega Seria A, a guardare qualche statistica. Ma basterebbe guardare la classifica per capire dove stanno i problemi: solo 5 squadre hanno preso più gol di noi, solo 8 squadre hanno fatto meno gol. Ergo: solo cinque squadre hanno fatto meno punti di noi.

E ringraziamo che chi è venuto su dalla serie B ha improntato il mercato estivo all’insegna del risparmio (voglio essere diplomatico). Pescara e Crotone hanno venduto e non hanno comprato, si ritrovano con ruoli scoperti e squadre che non sono minimamente all’altezza della serie A, come organico nel suo insieme.

Proseguiamo: fra i primi 15 marcatori di serie A non c’è nessun giocatore dell’Udinese. Ma qua il dato va considerato anche alla luce del cambio della guida tecnica. Dall’arrivo di Delneri l’Udinese è tornata a giocare a calcio dopo anni di latitanza. Non è certo la bruttissima sconfitta di Cagliari a negare l’evidenza. Anzi, contro i sardi abbiamo confezionato 33 azioni d’attacco, probabilmente un record per i nostri colori da tanti anni a questa parte. Il problema, semmai, è che 32 volte siamo riusciti a sbagliare anche “gol già fatti”. E nessun giocatore dell’Udinese compare nemmeno nella classifica dei primi 15 assist man: c’è invece Fernandes, che abbiamo passato alla Sampdoria. Il problema dell’anno scorso si ripropone. Qua il cambio del tecnico ha peggiorato le cose: prima avevamo un De Paul in versione “numero 10” che aveva confezionato assist vincenti. Ora l’argentino siede in panchina e quando gioca viene relegato in un ruolo non suo. Imparerà a muoversi sulla destra per il bene della squadra e a trovare la lucidità davanti per segnare? Speriamo. Già tempo fa avevo avanzato l’ipotesi di un De Paul sostituto di Thereau più che ala destra. Vedremo…

Invece devo fare i complimenti a Sven Kums. Arrivato tardi, fra svarioni e occasioni perse, va comunque riscontrata la sua recente crescita. E’ lui il 15esimo recuperatore di palloni della serie A, con ben 37 palloni rubati. Fofana è giovane e quindi alterna prestazioni ottime ad altre mediocri (ma è normale, si farà); mancano all’appello Badu e Jankto. C’è da sperare in Hallfredsson, in un suo impiego maggiore per dare copertura a una difesa che continua a essere un gruviera.

Il dato più preoccupante però solleva dalle colpe le guide tecniche: più tattico Iachini, più offensivo Delneri. L’Udinese vede un netto peggioramento delle prestazioni nei secondi tempi. Se nelle prime frazioni di gioco i bianconeri hanno subito 8 gol su 23 totali, nella ripresa si è ammainata bandiera bianca troppo spesso: ben 15 volte, il doppio. Non ci vuole molto a capire che la responsabilità è dei giocatori che scendono in campo e non dei tecnici. Due allenatori profondamente diversi fra loro per credo hanno portato allo stesso problema. Che è lo stesso problema dell’anno scorso e dell’anno prima. Ovvero: la squadra gioca a tratti, si addormenta, si risveglia a piacimento.

Da quanto detto sopra, pare che quest’anno dovremmo incontrare un campionato da ecatombe. Va bene… dopo Cagliari ho sparato a zero sulla squadra e non me ne pento. Ma prima di affrontare il Bologna, proviamo a guardare le cose dall’alto. 32 occasioni sbagliate sono meritevoli di ritiro punitivo e gogna in sala mensa, ma è anche vero che 33 occasioni sono la produzione di un gioco che funziona. Il motore va, lo avevo già scritto la settimana prima dopo la sconfitta interna contro il Napoli. Il problema è che l’auto slitta e perde benzina sul posteriore. E’ impossibile aggiustarla? Non credo. Come ho già avuto modo di dire, noto nella società uno spirito diverso quest’anno: meno interviste di mercato, una ritrovata disciplina e un DS che sa parlare al momento giusto. Abbiamo in panchina un allenatore il cui credo “sgarfare con il bel gioco” si addice all’ambiente friulano. Se questo è l’anno zero, che si costruisca su quello che funziona e che si abbandoni, una volta definitivamente, ciò che è “contro” l’Udinese, chiunque esso sia.

Ci aspetta una partita importante contro il Bologna. Non resta che lavorare (la squadra e la società) e tifare (noi tifosi).

 

 

Sezione: Editoriale / Data: Mer 30 novembre 2016 alle 20:21
Autore: Giacomo Treppo
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