Operazione nostalgia. No, non si vive di ricordi e di passato, ma sicuramente questa Udinese è un pallido fantasma rispetto a quella che era la squadra anche solo nell'epoca Stramaccioni, quando ancora qualche bella partita la si poteva vedere. Contro la Lazio abbiamo assistito allo zenit delle assurdità, vedere le maglie battute all'asta mentre i biancocelesti infiilivano con facilità imbarazzante la seconda rete è stato tragico. Continua però il rigorosissimo silenzio delle alte sfere. Parla chi non decide. Giampaolo Pozzo si è sempre dichiarato in questi mesi ormai un tifoso. Un primus inter pares. Quindi le sue dichiarazioni sono da prendere, teoricamente, solo come un auspicio, non come la legge. Chissà poi perchè Gerolin stia un po' alla volta facendo vedere sempre meno la sua figura proprio in coincidenza con le voci su Romairone. Si potrebbe continuare a lungo sui dubbi che sta suscitando la gestione di questo club.

Verrebbe da dire: perchè i tifosi continuano a dare il loro appoggio? La salvezza (quest'anno è in forse, ma non si è sicuramente nella situazione di un Hellas Verona) arriva, gli abbonamenti vengono staccati copiosi, quindi tecnicamente va tutto bene. Anzi, a livello puramente logico, la cosa andrebbe più che bene. Se non si bruciasse un allenatore e un DS all'anno per poi chiedere l'appoggio dei tifosi nei momenti di difficoltà e addirittura criticarli se non applaudono durante tutta la partita. Contro la Lazio è bastato veramente poco per soddisfare il loro palato. Il gol in apertura, un paio di spunti, fine dell'Udinese. Il tecnico chiaramente sottolinea i miglioramenti, non cosa non abbia funzionato, perchè cosa non funzioni è sotto gli occhi di tutti ed è inutile batterci troppo pubblicamente.

Eppure una volta non era così. Una volta la politica Udinese, pur cedendo sempre i pezzi pregiati, dava almeno gioie ai tifosi, che è quello che chiedono. La doppietta di Margiotta a Leverkusen, il gol di Floro Flores all'Atletico Madrid, il bolide di Pasquale al Liverpool. Certo, non si sono mai sollevate coppe e non si è mai pensato a costruire una rosa che potesse creare una egemonia, ma su quello sì la società ha ragione: è veramente complicato, specie con la finanza di oggi. Però mettere in piedi una squadra che possa almeno non far star male dopo essere usciti dallo stadio quello sì è fattibile. Basta vedere come si stanno comportando i vari Stryger Larsen e Bizzarri, giocatori costati poco o nulla e che danno molto di più rispetto a coloro che invece dovrebbero tirar avanti la carretta. Che dire, auspichiamoci che con questo super record negativo si capisca che non bastano aste, mini abbonamenti e premi ai tifosi per far finta di nulla. Una squadra di Serie A ha bisogno di tante cose, non bastano solo i tifosi.

Sezione: Primo Piano / Data: Mar 10 aprile 2018 alle 08:00
Autore: Redazione TuttoUdinese
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