Torino, fatta da cinque ex udinesi cominciando da coach Demis Cavina passando per i friulani di adozione Ousmane Diop e Mirza Alibegovic e per Lorenzo Penna e Franko Bushati già all'Apu, resta la prima finalista per un posto in serie A nel tabellone Argento dei play-off di A2, in cui ha eliminato Verona per 3-0, ma non è più l'unica. Ora attenderà gara4 sabato, se non la bella di martedì, per sapere chi affronterà per la promozione fra Eurobasket Roma e Tortona che a Ferentino ha rimesso la serie in suo favore per 1-2. Nel tabellone Oro ha emulato Torino vincendo a zero la sua semifinale solo Napoli che è passata per 79-88 (24-18, 41-39, 61-62) a Ferrara. Non ce l'ha fatta, invece, l'Old Wild West Apu Udine (Amato 16 punti, Mian 13 e Nobile 10; Johnson - 6 di valutazione individuale) che ha perso per 93-70 (21-20, 47-37, 70-57) a Scafati (Gaines 22 punti e 28 di valutazione, Thomas13, Benvenuti, Cucci e Rossato 11 a testa). Al palaMangano, che per la prima volta in stagione riapriva ai tifosi salernitani, la squadra di coach Matteo Boniciolli partiva in vantaggio 2-0 nei play-off sui campani, ma anche 4-1 nei precedenti stagionali con la Givova. Prima aveva vinto in semifinale di coppa Italia per 72-51, poi la terza d'andata del girone bianco al Carnera per 88-83 e, infine, in semifinale gara1 per 96-91 e gara2 per 85-79. L'unica sconfitta, e ciò non deponeva a favore della trasferta per gara3, l'aveva subita a Scafati per 86-80 a fine girone bianco di seconda fase. Non avendo violato sùbito il palaMangano, Udine non ha vinto per 3-0 la sua seconda semifinale play-off di A2 dopo la prima giocata 21 anni fa come Snaidero lasciando a secco nel 2000 la Record Napoli. Che, sponsorizzata GeVi, l'Oww ritroverà nella finale di questa stagione se si qualificherà.

In casa bianconera si viaggiava per Scafati con i piedi di piombo, come alla vigilia di gara3 dei quarti a Trapani. Quando Boniciolli aveva scomodato la legge dei grandi numeri, ed era stato esaudito subendo l'1-2, perché fin lì l'Apu aveva vinto i quattro i precedenti con i siciliani, all'andata e nel ritorno del girone verde e le prime due sfide play-off. Prima di Scafati il dt e senior assistant Alberto Martelossi metteva le mani avanti, a ragion veduta. Diceva che dei tanti modi in cui capitan Antonutti e compagni avevano battuto la Givova, in semifinale non restava che vederli vincere contro i due americani Charles Thomas, per il secondo anno di fila miglior straniero di A2, e Frank Gaines, sceso dall'A1 giocata a Cantù peraltro retrocessa, del tutto coinvolti e in stato di grazia. Giusto per chi governa una squadra considerare tutte le variabili, ma da come “non” aveva giocato Gaines in gara2 al Carnera (0 su 4 al tiro da due, idem da tre, 0 su 2 ai liberi, 3 falli personali e -14 di valutazione individuale), a parte i meriti di Lodovico Deangeli nell'irretirlo in 6 minuti quando erano entrambi in quintetto base, pareva in atto una crisi di rigetto a questo trapianto in corsa al posto dell'Usa di passaporto maltese Darryll Jackson. Se n'era avuta un'avvisaglia in gara1 in cui Scafati aveva rimontato l'Oww con il quintetto All Italia (Palumbo, Rossato, Musso, Cucci e Cervi) d'inizio ultimo quarto passando dal 74-60 al 30' dopo tre quarti di marca bianconera al 77-76 per poi perderla al ritorno sul parquet di Thomas per Cervi e Gaines per Musso dopo l'83-76 controfirmato Giuri con 2+1 e tripla. In gara2 l'ex canturino aveva continuato a sbagliare della grossa nella ripresa tanto da far pensare a una sua crisi di rigetto. O, forse, aveva solo voglia di strafare per riabilitarsi. In queste crepe l'Apu doveva insinuarsi. Invece, Gaines è resuscitato in gara3 ed è sparito Dominque Johnson autore solo del primo canestro Oww con la tripla del 4-3.  

Così Boniciolli non si è laureatoi mago pure nei pronostici. Dopo l'1-2 a Trapani, non ci ha preso con il 3-0 su Scafati che sperava possibile vincendo gara1, mentre al contrario in caso di stop al via prevedeva la bella per qualificarsi in finale. Che è ancora un'ipotesi. A parte l'unica sconfitta a Scafati nei confronti stagionali, su gara3 e sulla 4 di domenica può pesare il fattore ambiente. L'insistita scaramuccia a fine gara2 di Valerio Cucci nei confronti di DJ diceva bene Martelossi che era già l'inizio della sfida appena persa. Per di più, il pubblico voleva far sentire davvero a casa i propri beniamini che in gara3 dei quarti a Chieti erano incappati in offese e sputi a Sergio, Thomas e Gaines con 1.500 euro di ammenda ai teatini e squalifica di un turno per reazione a quest'ultimo, commutata, e in gara1 di semifinale al Carnera in offese, “aggravate da odio e discriminazione razziale”, a Marino e Cucci costate 900 euro all'Apu. Insomma, al palaMangano è guerra dei nervi sul parquet e fuori. In gara4 se ne avrà una riprova; se necessaria, la bella sarà mercoledì 16 giugno al Carnera.  

Come detto, Torino (nessuno in doppia cifra e a segno tutti e nove i giocatori schierati, Cappelletti ko) vincendo 56-61 (12-8, 33-29, 50-43) a Verona (Tomassini 17 punti, Rosselli 8+8 rimbalzi+7 assist per 21 di valutazione, il rinforzo Sacchetti -4) si è qualificata in finale Argento. L'Eurobasket (Olasewere 20+11 per 23, Magro 16, Buccarelli 11) a Roma ha ceduto 78-80 (22-23, 42-37, 57-65) al Tortona (Mascolo 19, Fabi 17, Sanders 10) e si va a gara4 sabato, ancora a Ferentino, in una semifinale tirata: gara1 67-66 per i piemontesi e gara2 80-85 d1ts per i capitolini, privi dell'americano Roberto Gallinat ko in gara1 dei quarti con Forlì.       

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 11 giugno 2021 alle 08:34
Autore: Valerio Morelli
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