Fabio Brini, uno dei portieri più amati della storia dell'Udinese, ha parlato ai nostri microfoni di questo inizio di stagione, tra mercato, nuovi arrivi e una squadra ancora in costruzione

"Il campionato dell'Udinese è iniziato con tre sconfitte e questi nove punti persi non te li ritorna nessuno. Mi auguro che Gotti riesca al più presto ad inserire i nuovi e a trovare la quadratura migliore, cosa che non è affatto semplice. I bianconeri non possono permettersi di perdere altro tempo. Il campo comunque dirà che è Udinese è questa. Dobbiamo pensare positivo".

Cosa ne pensi del mercato?

"E' vero che certi acquisti potevano essere fatti prima ma il mercato è stato comunque importante, da 7 in pagelle. Qualcosa, secondo me, manca sempre davanti. Fossi stato io avrei investito per una punta. Ripeto, ora tocca a Gotti inserire questi giocatori di qualità in un contesto di squadra".

Gotti cambierà modulo?

"Potrebbe anche cambiare atteggiamento tattico a seconda delle situazioni. Ritengo che abbia diverse possibilità. Cambiare modulo non è difficile, soprattutto quando hai in rosa dei giocatori importanti. Il mister penso abbia già un'idea chiara in testa, l'importante è mettere tutti i giocatori al loro posto. Quello che mi preoccupa di più è la gestione del gruppo, perché comunque ci sono tanti giocatori che stanno fuori e si possono creare dei malumori". 

Ritorno alle tre punte? 

"Sicuramente sarà un'Udinese più offensiva, con tanti giocatori in grado di saltare l'uomo e di creare superiorità numerica. Per sostenere tutta questa qualità non si potrà prescindere dall'equilibrio. Non si può giocare tutti all'attacco, serve assolutamente curare anche la parte difensiva". 

Domenica, visto l'assenza di Musso, il ballottaggio Scuffet-Nicolas. Tu chi faresti giocare?

"Scuffet la passata stagione ha fatto un grande campionato. Non so perché ai tempi rifiutò l'Atletico, oggi questo non deve interessare più. E' un patrimonio della società. Secondo me contro il Parma deve portare titolare. Poi tra meno di un mese ritornerà titolare Musso, perché il menisco ormai è risolvibile in poco tempo". 

E' comunque un campionato condizionato dal coronavirus.

"Penso ci sia tanta, troppa confusione attorno a questo problema. Serve fare chiarezza, un protocollo e delle regole precise. Vedo molte ombre purtroppo. Nel calcio è entrata la politica e questo non va bene. Serve tutelare questo mondo, che dà lavoro a tantissime persone e che è una risorsa importante per il nostro paese. Non convidido assolutamente quello che sta accadendo".

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 14 ottobre 2020 alle 00:32
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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