Destiny Udogie è arrivato nel mercato estivo come scommessa probabilmente per il futuro dell’Udinese, ma in pochi mesi, entrando molto bene nelle dinamiche della squadra, ha dimostrato di poter essere affidabile anche per il presente bianconero. Dopo essere cresciuto nelle giovanili dell’Hellas, quest’anno è approdato a Udine per cercare di trovare finalmente lo spazio desiderato nel mondo dei grandi. E alla sua prima stagione in terra friulana, il percorso sembra essere già ben indirizzato: 25 presenze, di cui 19 da titolare con il 65% di minuti giocati. Presenze arricchite, tra l’altro, da 2 gol e 1 assist. Gol che hanno avuto un peso specifico importante, perché hanno portato 4 punti fondamentali in casa Udinese, tra il gol del pareggio contro il Milan a San Siro e il gol vittoria con la Sampdoria nel turno immediatamente successivo. Con Cioffi l’italo nigeriano sta diventando sempre più un punto fermo dell’undici bianconero, dando risalto alla fascia sinistra che negli scorsi anni risultava sempre meno efficiente rispetto alla corsia di destra, specialmente nella passata stagione quando a rubare la scena è stata l’esplosione di Molina. La cosa che sorprende di più è probabilmente la tranquillità con cui gioca Udogie, visto anche la sua età: il ragazzo infatti, classe 2002, compirà vent’anni solo a Novembre ma sta dimostrando di saper tenere il campo come un giocatore che calca questi palcoscenici da diversi anni. Nel nostro campionato il numero 13 bianconero è uno dei pochi 2002 che hanno già conquistato la titolarità nei loro rispettivi club, assieme ad Hickey del Bologna, a Zalewski che nella Roma ha iniziato a convincere Mourinho sempre di più e altre rare comparse.  E in un momento storico come questo per il calcio italiano, sapere che ci sono ragazzi giovani che alla soglia dei 20 anni si stanno già rendendo protagonisti come Udogie, fa ben sperare anche in ottica nazionale. In questo caso specifico, il percorso del ragazzo potrà rivelarsi una buona notizia in casa azzurra, che sulla fascia sinistra dopo Spinazzola e Biraghi (entrambi 29enni) non ha ancora trovato grandi interpreti. 

E’ risaputo che la nostra Serie A risulta un campionato dove spesso i giovani fanno fatica ad emergere. Fortunatamente ci sono anche delle eccezioni, tra allenatori e club, che riescono a trovare il coraggio di lanciare ragazzi meritevoli di stare su questi campi. L’Udinese è sempre stata una di queste eccezioni, e in questi ultimi anni sta riscoprendo la sua linea verde con la volontà di far crescere e lanciare i propri giovani. Basti pensare che in casa Udinese, oltre ad Udogie, scalpita anche un altro classe 2002, ovvero Lazar Samardzic. Sarà quindi come sempre il tempo a decretare la qualità e la preparazioni dei giovani, ma il caso di Udogie è l’esempio che con un po’ di coraggio si può scoprire che certi ragazzi non rappresentano solo il futuro, ma anche il presente.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 27 marzo 2022 alle 12:25
Autore: Mirko Mauro / Twitter: @mirkomauro95@gmail.com
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