Seconda domenica di fila “on the road” per coach Lino ed i suoi ragazzi, di scena alle ore 18 a PalaSanFilippo di Brescia contro Orzinuovi.

Squadra neopromossa, due soli punti in classifica (ottenuti sulla sinora derelitta Roseto, unica formazione del girone ancora al palo), striscia vincente aperta: tutti elementi che imporrebbero un certo ottimismo.

Sottovalutare l’avversaria sarebbe sbagliatissimo.

La formazione di coach Crotti (ce lo ricordiamo nella famigerata Costa Volpino, quella trasferta di un sabato pomeriggio freddo e nebbioso che si cita sempre per ricordarci da dove veniamo) è un gruppo esperto, anziano, duro e pronto alla lotta. Alcuni dei giocatori sono reduci dalla sfida che li oppose a Udine e Bergamo per la promozione in serie A, due stagioni or sono, quando sotto Eliantonio furono eliminati dalla Co.Mark in semifinale vanificando ogni speranza; Valenti e Ruggiero, infatti, fanno ancora parte del roster orceano.

Assieme a loro un centro americano di passaporto nigeriano, Olasewere, compatto ed esperto (Acea Roma due stagioni fa, Israele quella passata); accanto a lui ultratrentenni come il centro Zambon; Mario Ghersetti che nella sfida cadetta di cui sopra giocava a Bergamo; i due succitati Valenti (37 anni suonati) e Ruggiero (trentasei). Buona l’ala italo-americana Adam Sollazzo, l’anno scorso a Treviglio e prima ancora a Recanati e Chieti. Buoni prospetti come Touré.

Gruppo di categoria, quindi: non superiore però a quello udinese. Il quale vincerà solo giocando di squadra come nei primi due quarti (e negli ultimi 70’’) contro Ravenna o l’intera gara rosetana.

Siamo onesti: dovessimo fare uno-contro-uno, basandoci solo sui nomi Udine non perderebbe alcuno degli scontri diretti (equilibrato Olasewere vs Mortellaro, ma Chris è esperto e resiliente). Le gare di basket, però, vanno giocate e domani a Brescia sarà durissima.

Ricordo ancora chiaramente l’ultima partita che oppose le due formazioni: dopo una vittoria orceana di 14 punti a Udine all’andata; dopo aver perso (e male) di quattro a Sesto-San Giovanni, Udine si presentava in casa dell’Orzibasket con due punti da recuperare in classifica. Marchetti, Pinton e Miki Ferrari misero in scena una recita impeccabile, assieme a Poltro, a Castelli, a Di Giulio e con Vanuzzo in panca. Vittoria senza crepe: sempre avanti, dilatando il vantaggio, rispondendo colpo su colpo ad un’avversaria la quale, mi pare, dopo poco esonerò Eliantonio salvo richiamarlo per i playoff. Finì, lo rammento come fosse ora, 66-93 per la GSA; la seguii da Tampa, in Florida; ne fui commosso.

Domani si vince d’intensità; non lasciando mai i lombardi andare via, nemmeno di qualche punto; confermando l’intesa di squadra, quella chimica magica di cui parlavamo mercoledì intervistando due giocatori per il prossimo numero di Pressing su Il Calcio Magazine, quella chimica magica che rende fluida la circolazione di palla. La quale, per inciso, rende “sensate” scelte di tiro che non lo possono essere quando la sfera a spicchi staziona fra le mani di uno dei cinque giocatori. Problema visto a Mantova, per esempio; non ripetuto a Roseto, dove Mauro Pinton ha trovato libertà e spazio per mettere triple a ripetizione, spesso piedi-a-terra, segno di una finalmente raggiunta coesione di squadra.

E la difesa, il trademark-Lardo: le statistiche dicono che Valenti, Sollazzo e Olasewere finalizzano oltre il 60% delle azioni realizzate dall’Agribertocchi. E di certo lo staff di Lardo avrà notato lo stesso ripetersi schematico con l’aggiunta, meno frequente, delle realizzazioni di Scanzi e Touré. Vanno bloccati i rifornimenti sotto canestro (il nigeriano tira col 55% totale, unico fra i suoi sopra il 50%); i tiri pesanti orceani sono meno frequenti, segno che il gioco perimetrale di Crotti preferisce accentrarsi piuttosto che allontanarsi oltre l’arco da dove la media è del 31%. GSA tira con il 32% ma non dimentichiamoci che contro la Effe i ragazzi di Lardo hanno totalizzato il 15%, nelle altre tre gare quasi il 40%.

Palla a due alle 18.00; telecronaca diretta dalle frequenze di UdineseTV con il solito appassionato commento di Max Fontanini; per chi proprio non può, Tuttoudinese.it proporrà una diretta testuale. Insomma se la cercate, l’A.P.U. la trovate. La diretta radiofonica in streaming, invece, torna domenica prossima dal Carnera.

Vincere. Per dare finalmente il senso giusto alla stagione. E ragione a quanto chi vi scrive sosteneva, forse troppo ottimisticamente, dopo la brutta botta di Mantova.

Sezione: Primo Piano / Data: Dom 29 ottobre 2017 alle 11:30
Autore: Franco Canciani
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