Caro Alexis, 

che emozione rivederti ieri al Friuli, anzi nel tuo Friuli, in quello stadio che ti ha cresciuto e ti ha reso campione. Che batticuore, in piedi ad applaudirti, un modo per dirti grazie per quello che hai fatto e per quello che sei stato. Cori e striscione meritati, perché certi giocatori, come te, anche se se ne vanno restano per sempre nel cuore di noi tifosi. 

E' bastato pochissimo per farci capire, purtroppo, che il tuo talento è sempre quello di un tempo. La partita l'ha cambiata il tuo ingresso: un paio di accelerate, il rigore conquistato, Becao e Nuytinck in confusione. Insomma prestazione ottima.

Eppure a Milano in molti sono convinti che tu sia finito. Ti danno del brocco. Perfino il tuo allenatore, Conte, ti ha preferito il baby Esposito, bravissimo non v'è dubbio ma ancora acerbo. No, non sei finito e sono sicuro che lo dimostrerai, a Milano o Manchester.

E noi? Noi soffriamo. Ci hai visti, non siamo più quell'Udinese dei tuoi tempi. Quella squadra, con te e Totò, sembra essere ormai soltanto un lontano ricordo. Ci manca la qualità, ci manca l'inventiva, ci mancano giocatori come te. 

Mi chiedo, sarò folle, ma non è che torneresti qui a darci una mano? So che il tuo contratto è milionario ma allo stesso tempo so che nessuna tifoseria ti ha amato come la nostra. 

L'ho visto ieri nei tuoi occhi, per te l'Udinese è sempre speciale. Quella corsa, a fine partita, sotto la curva, per salutare chi non si è mai scordato di te, dice tante cose, dice che Udine te la porti dentro. 

Sarebbe bello riaverti con noi, potremmo ricominciare, finalmente, a sognare. So che tu torneresti un giorno per chiudere la carriera qui dove tutto è iniziato, lo so me lo hai detto tu e io ti credo. 

Non dipende da te, lo so. Come non dipese da te il tuo addio. Mi ricordo le parole, dal palco di piazza Libertà, che disse al Paròn. "Dipende da te".

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 03 febbraio 2020 alle 13:15
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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