In un'intervista a TMWMagazine, l'ex direttore generale della Lucchese, prima, e dell'Empoli, poi, Pino Vitale, ha svelato un piccolo aneddoto sull'inizio di carriera di Antonio Di Natale, oggi capitano e bandiera dell'Udinese: "Lo dovevo portare a Lucca, avevo già trovato l’accordo. Poi non se ne fece di niente, lo trovai ad Empoli. Decidemmo di confermarlo l’anno successivo anche grazie a D’Amato che riuscì a convincerlo a restare.

Era lui il talent scout che scoprì Antonio e Montella; Totò voleva tornare a casa, ma fummo bravi a convincerlo che Empoli poteva essere la sua seconda casa”.
Lunga intervista, quella a Vitale, che parla anche della trattativa Almiron, all'epoca in comproprietà tra Udinese ed Empoli: "
E’ stato il colpo forse più bello, più sudato. La sua busta fu una vera e propria fatica, grazie alla mia bravura siamo riusciti a fare soldi importantissimi con la futura cessione. I rapporti con l’Udinese della famiglia Pozzo sono sempre stati belli ma per lui non trovammo l’accordo. Era in comproprietà, vincemmo le buste a 1,5 milioni di euro, l’ho ceduto poi alla Juventus per 10 milioni".

Sezione: Notizie / Data: Mer 01 gennaio 2014 alle 12:00
Autore: Francesco Digilio / Twitter: @@FDigilio
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