È una buona Udinese quella dell'ultima partita dell'anno, contro un Cagliari molto dimesso ma, viste le prestazioni contro SPAL e Frosinone (che non hanno giocato partite brillanti), va più che bene così. I bianconeri giocano di più in verticale, proponendosi di più sulle fasce e mettendo più uomini al limite dell'area, i sardi sono stati chiusi nella propria metà campo per quasi tutti i 45 minuti, salvo un paio di sortite. Ottima prestazione dunque, ma mancano ancora 45 minuti di gioco prima di esultare.

1) FOFANA, Nicola gli chiede di stare un po' più avanzato e pensare meno alla fase di copertura. L'ivoriano è ancora lontano parente di quello visto il primo anno ma, sgravato di qualche compito difensivo, è molto più pimpante;ù

2) MANDRAGORA E BEHRAMI, parlando di Rolando Nicola aveva detto che può giocare anche in un centrocampo a due e l'impressione è che l'ex Crotone e lo svizzero siano stati piazzati come dighe per poter permettere a Fofana di sganciarsi di più e a la coppia Lasagna-Pussetto di dover ripiegare di meno. La mossa sta pagando;

3) PUSSETTO, si propone e corre molto, non gli arrivano molti palloni, ma la tecnica è dalla sua e nell'azione del gol la dimostra tutta: stop di petto per superare l'avversario e diagonale precisissimo. È l'uomo più in palla della squadra;

4) STRYGER LARSEN, finalmente il danese fornisce una prestazione completa. Copre bene e mette diversi palloni interessanti in area. Deve continuare così;

5) LASAGNA, in coppia con Pussetto fa più la seconda punta, trovando più spazi, anche talvolta si ritrova ancora solo al centro dell'area, quando succede viene annullato. Automatismo da cancellare.

Sezione: Notizie / Data: Sab 29 dicembre 2018 alle 15:54
Autore: Davide Marchiol
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