L'Udinese, anche contro l'Empoli, dopo un primo tempo positivo è crollata. I bianconeri non reggono certi ritmi per 90 minuti. Un problema questo che ha fatto perdere nelle ultime tre giornate tanti punti. Il problema secondo tanti sta nel fatto che la squadra non riesce mai ad avere il pallone. La gestione del gioco è sempre in mano agli avversari mentre ai giocatori bianconeri tocca correre dietro, perché queste sono, attualmente, le sue caratteristiche. Così ci si stanca prima e in questo modo è arrivato il ribaltone e la terza sconfitta di fila. Colantuono non ha grande materiale su cui lavorare. La rosa è povera, soprattutto in centrocampo, le alternative per cambiare per esempio modulo non ci sono. Nel mirino della critica però ora ci finisce lui, la sua panchina infatti comincia già a scricchiolare. Ora le uniche soluzioni possono arrivare solo dal mercato, cioè gli svincolati, Lodi, l’unico con piedi fatati, Conti che, però da giugno è in vacanza a Villasimius e andrebbe solo all’estero. Dall’enorme lavoro di scouting dei friulani purtroppo sembrano non arrivare più non sono più stelle. Quello che era un punto di forza della società bianconera ora si è trasformato in un punto di debolezza dato che i giocatori che arrivano a Udine da lidi lontani sono mediocri. L’Udinese ha pensato di vivacchiare nella mediocrità di un torneo in cui le medio piccole più o meno si equivalgono. Ma stavolta rischia. Come rischia Colantuono che se perdesse domani col Milan sarebbe già chiamato a una prova d’appello col Bologna. 

 

Sezione: Focus / Data: Lun 21 settembre 2015 alle 11:00
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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