Udinese, perché il colpo Rui Modesto può essere un’arma a doppio taglio: la spiegazione

È giunto alla corte bianconera un nuovo esterno su cui poter fare affidamento: Rui Modesto. Il portoghese classe 1999 è pronto ad abbracciare la filosofia calcistica del Runjaic-ball, con l’allenatore tedesco che vede aggiungersi in rosa un laterale con le qualità tanto desiderate. Giunge a Udine dopo aver già disputato 20 partite in maglia AIK nella stagione solare del 2024. In Svezia infatti, la data d’inizio del campionato, diversamente da come avviene in Italia, è stata fissata per il primo aprile di quest’anno, con Modesto che dunque non ha trascorso lo stesso periodo di ferie dei suoi nuovi compagni. Dato che quindi va analizzato su due fronti, quello ottimista e quello pessimista.

Per il primo ci limitiamo a dire, che con ogni buon auspicio, considerando già i molti minuti accumulati sulle gambe, il portoghese arriva a Udine con una buona preparazione e condizione atletica, e perciò pronto ad assorbire le idee tattiche del suo nuovo allenatore. L’altro lato della medaglia mostra però come un giocatore che, approdando a stagione in corso con 20 partite sulle spalle, rischi con l’infittirsi degli impegni di Serie A, di risentire dei troppi sforzi e conseguentemente possa accusare infortuni di natura muscolare come affaticamenti. Le statistiche però allietano questa ipotesi negativa. Infatti, come riporta il sito transfermarkt, l’esterno non ha mai saltato una partita per lesioni di vario genere a partire dal 2018/19 (annata dalla quale sono presenti dati statistici di Rui Modesto).