Lo squillo tanto atteso è finalmente giunto durante la giornata di ieri. L’annuncio di Gerald Beverly, come un fulmine a ciel sereno, si è aperto uno squarcio tra le notizie di ieri, monopolizzando l’attenzione dei tifosi dell’Apu Gsa su di un giocatore che, parlando di fulmini, promette di essere davvero elettrizzante. L’americano è cresciuto al Daemen College, giocando per i Wildcats e rendendosi disponibile per il Draft NBA del 2015. Non scelto da alcuna squadra, Beverly vira per una esperienza europea in Germania, rientrando negli USA nel 2016, anno in cui disputa la D-League, il campionato cadetto della NBA. Passa poi in Israele e Belgio prima di approdare all’inizio della passata stagione a Brescia, nella Germani, dove disputa una stagione come centro titolare pur giocando poco più di 18 minuti a partita. La stagione bresciana risulta positiva a tratti per Beverly, nonostante la possibilità di giocare sia in Serie A sia in EuroCup.

Fisicità e dinamismo sono croce e delizia del ragazzo classe 1993 che sembra essere maggiormente in grado di ritagliarsi un ruolo da protagonista nel momento in cui riesce a far sposare il suo atletismo con i suoi muscoli. I suoi due metri e tre centimetri, infatti, non bastano da soli per vincere duelli nel pitturato contro avversari più alti e più esperti, perlomeno contro quelli che presenta la Serie A. In A2 le cose potrebbero semplificarsi per l’americano che, nello scacchiere di Ramagli, può variare la sua posizione tra i ruoli di ‘5’ e ‘4’. Proprio Ramagli lo ha voluto in squadra, per le sue doti dinamiche prima che fisiche. Ritmi alti, dunque, quelli in previsione per la nuova Apu del coach livornese. Un plauso, all’interno di tale discorso, andrebbe fatto anche alla società che non solo non ha esitato a fornire al suo coach il giocatore richiesto, ma lo ha fatto anche in modo silenzioso, sottotraccia, per evitare di far trapelare notizie dannose per la buona riuscita dell’affare, cosa che sembra stia accadendo anche per la futura guardia USA.

Il reparto lunghi può dunque dirsi completo, con Fabi e Antonutti indicati come ali e Beverly e Zilli come centri. Ramagli potrà però mischiare le carte in tavola a suo piacimento in assenza di un vero e proprio ‘big man’ da due e dieci di altezza ma con Antonutti e Beverly in grado di giocare in post e di innescare allo stesso tempo i tiratori bianconeri, viste anche le buone mani dei due futuri compagni di squadra. L’attesa per Beverly rimane tuttavia molto alta, anche in previsione di quelle giocate da ‘highlights’ che tanto hanno fatto divertire il pubblico del Carnera, pensando al Dykes di due anni fa e ai Simpson e Nikolic della stagione scorsa. L’Apu tiene ancora in serbo un colpo ‘straniero’ per il ruolo di guardia ma quanto presentato per quello di centro dovrebbe soddisfare il palato dei tifosi quanto basta, prima ancora di vederlo all’opera dove conta di più, sul campo.

Sezione: Focus / Data: Mar 16 luglio 2019 alle 18:07
Autore: Francesco Paissan
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