L'Udinese esce dal "Maradona" con un punto prezioso, frutto di una prestazione di carattere e personalità contro la capolista Napoli. Tra i protagonisti assoluti della serata c'è ancora una volta Oumar Solet, che con un'altra prova di altissimo livello conferma di essere una delle più grandi rivelazioni di questo inizio 2025 dell'intera Serie A.
Il difensore francese ha letteralmente annullato Romelu Lukaku, un cliente tutt’altro che facile, vincendo praticamente tutti i duelli e dimostrando una combinazione rara di fisicità, velocità e intelligenza tattica. Un muro invalicabile per il Napoli, che ha faticato enormemente a sfondare centralmente, trovandosi sempre di fronte il numero 28 bianconero.
Dal primo all’ultimo minuto, Solet ha trasmesso sicurezza a tutto il reparto difensivo. Il francese non solo ha dominato fisicamente nei duelli, impedendo a Lukaku in primis di girarsi e costringendolo a una delle sue partite più anonime della stagione, ma è stato anche impeccabile nelle chiusure e nella lettura delle situazioni di gioco. Un paio di interventi in area di rigore sono stati semplicemente perfetti, con chiusure in scivolata e anticipi chirurgici che hanno impedito agli attaccanti azzuri di creare pericoli concreti. Solet ha anche dimostrato una grande sicurezza palla al piede, uscendo in maniera pulita dalla pressione avversaria e dando sempre una soluzione ai compagni. Anche nei momenti di maggiore difficoltà, quando il Napoli ha provato a premere con maggiore intensità nella ripresa, il francese è stato una certezza assoluta, mantenendo sempre la posizione e guidando il reparto con autorità.
La sua prestazione ha dato solidità a tutta la linea difensiva: Bijol accanto a lui è apparso più sicuro, Kristensen ha sofferto meno rispetto ad altre uscite stagionali e Kamara ha potuto giocare con maggiore tranquillità. La sua presenza cambia completamente la percezione della retroguardia friulana, che fino a qualche mese fa appariva fragile e disorganizzata.
Un affare da maestro per l'Udinese. La vera domanda è: come è possibile che un giocatore del genere fosse svincolato? L’operazione che ha portato Solet a Udine è un autentico capolavoro della famiglia Pozzo, che ha saputo approfittare della situazione contrattuale del giocatore con il Salisburgo per assicurarselo a parametro zero. Ora la sua valutazione (chiedete agli operatori di mercato) è già schizzata ben oltre i 20 milioni di euro, ma è solo l’inizio. Difensori con le sue caratteristiche – forti fisicamente, veloci, precisi in marcatura e capaci di impostare – sono merce rara nel calcio d'oggi. Ed è inevitabile che molti club di prima fascia in Europa abbiano già iniziato a drizzare le antenne (interessamenti c'erano già in quest'ultima sessione invernale del mercato).
Se l’Udinese riuscirà a trattenerlo ancora per una stagione, Solet potrà davvero diventare il punto di riferimento assoluto della difesa bianconera, un leader tecnico ed emotivo della squadra. Per lui il grande salto arriverà senza dubbio, ma con un altro anno di crescita da protagonista potrà ambire a una destinazione da top club, entrando dalla porta principale e non da semplice alternativa.
L'Udinese è abituata a scovare talenti, valorizzarli e rivenderli a cifre record. Con Solet potrebbe ripetersi la stessa storia, ma l’importante sarà anche capire il giusto momento per lasciarlo andare. Per ora, i tifosi friulani possono godersi un difensore di livello superiore, che sta trasformando la difesa dell’Udinese in un reparto finalmente affidabile. Se le prestazioni continueranno su questi livelli, l’addio prima o dopo sarà inevitabile, ma a cifre da capogiro. Nel frattempo, Solet si è già preso le chiavi della retroguardia bianconera. A Udine c’è un nuovo leader e il suo nome è Oumar Solet.
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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