Non giocava da titolare in campionato dal 29 settembre, quando l'Udinese, ancora di Tudor si impose sul Bologna per 1 a 0, da lì in poi solo panchina con qualche spezzone (Atalanta, Genoa, Spal, Lazio) per Seko Fofana, che non riusciva più ad essere il giocatore ammirato alla prima stagione con Delneri, risultando addirittura irritante agli occhi dei tifosi che non gli hanno risparmiato neanche dei fischi e mugugni dopo qualche suo pallone perso in maniera sanguinosa.
Dopo questo periodo in naftalina, mister Gotti decide di rilanciare prepotentemente Seko Fofana tra i titolari di questa Udinese, prima nella partita di mercoledì in Coppa Italia, in cui l'ivoriano risulta tra i migliori in campo, facendo rivedere sgroppate, strappi e prepotenza fisica di un tempo, ed è grazie a questo che viene poi riconfermato anche in campionato contro il Napoli, secondo la giusta legge della meritocrazia, e anche contro i partenopei Seko sfodera una prestazione a tuttotondo, utilizzando come al solito i suoi tre polmoni per aiutare la squadra, recuperando palloni importanti a centrocampo grazie al suo fisico, ma soprattutto entrando in maniera decisiva nell'azione del gol, con il suo marchio di fabbrica, ovvero accelerazione che spacca in due, ma anche in tre, il centrocampo napoletano e poi conclusasi con un filtrante strepitoso per Lasagna. 
Insomma, contro Bologna e Napoli l'Udinese pare aver riscoperto un giocatore che ormai sembrava aver concluso il suo ciclo di motivazioni qui a Udine, e invece, diamo merito a questo allenatore che ha saputo rimetterlo in campo al momento giusto e nel posto giusto, spronando il ragazzo dopo tante panchine consecutive a dare qualcosa in più, e così è stato, la classica panchina riflessiva ha funzionato, perchè non se ne poteva più di vedere il Seko lento, impacciato e confuso visto con il Brescia o quello disastroso entrato contro il Parma.

Adesso la formazione bianconera può dunque contare su un nuovo titolare dalle caratteristiche essenziali per come gioca questa squadra, fisicità, corsa, tanta corsa, in grado di spaccare il centrocampo avversario nelle ripartenze, sicuramente tecnicamente sbaglierà sempre qualcosa, ma se continua a giocare come contro il Napoli, gli errori gli si possono anche perdonare. 
Probabile quindi che l'ivoriano venga confermato titolarissimo anche nella proibitiva trasferta di Torino con la Juve, in cui l'Udinese non dovrà presentarsi come vittima sacrificale, ma cercare di far male alla squadra di Sarri con le ripartenze viste contro il Napoli, guidate da un Fofana in grande forma e grande spolvero, sperando che non sia la classica rondine che non fa primavera, ma che l'ex City sia in grado di confermarsi con continuità. 

Sezione: Focus / Data: Mar 10 dicembre 2019 alle 11:20
Autore: Stefano Fabbro
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