Dopo tre anni torna il derby Triestina-Pordenone, e il primo round è nettamente a favore dei ramarri. A Trieste è 2-0 per gli ospiti, dopo una gara sostanzialmente equilibrata decisa dalla maggior qualità degli uomini di Di Carlo. Già infatti nel primo tempo è il Pordenone a tenere di più il pallone, pur non riuscendo a concretizzare molto, mentre la Triestina si faceva vedere soprattutto su ripartenze e calci piazzati.

Nella ripresa esce fuori la qualità di cui si diceva e Deli, uno degli uomini chiave della rosa ramarra, si inventa uno scatto per liberarsi dalla marcatura e insaccare comodamente. Il raddoppio arriva a pochi minuti dal termine con la premiata ditta di subentrati Biondi-Piscopo: soprattutto il secondo promette di avere molto da dire in questa stagione.

La vittoria, seppure tirata, è comunque netta e meritata: gli alabardati, pur dando spesso l’impressione di far male soprattutto sulle fasce, non riescono quasi mai a dar fastidio a Festa. Per i ramarri invece si distinguono, oltre al citato Deli, Burrai, Zammarini e Torrasi, tutti e tre vicini alla gioia personale. Tutti i giocatori visti a Trieste hanno dato comunque l'impressione di formare una squadra di alto livello, che ha tutte le carte in regola per lottare per le alte posizioni.

In conclusione un plauso agli ultrà ramarri e al loro striscione “Lavoro e dignità: giù le mani da Wartsila”, salutato con un caloroso applauso da tutto lo stadio. Un bel modo per ricordare che il calcio non è solo un gioco.

Sezione: Focus / Data: Dom 04 settembre 2022 alle 19:07
Autore: Alessandro Poli
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