Ogni modulo calcistico ha i suoi punti di forza e nel 3-5-2 marchiato Udinese -fino a non molto tempo fa- erano gli esterni di centrocampo. Gol e assist come se piovessero, fino ad una repentina inversione di rotta iniziata già dalla passata stagione. Ma prima riavvolgiamo il filo e facciamo un po’ di ordine: ci troviamo nella Serie A 21/22, e l’Udinese ha a disposizione sulle fasce due giocatori che ad oggi farebbero gola a qualsiasi top club Europeo: Nahuel Molina e Destiny Udogie. Il primo è al suo secondo anno in Italia, e dopo aver fatto intravedere sprazzi del suo calcio è chiamato alla riconferma, mentre il secondo appena prelevato dall’Hellas Verona è agli albori della propria carriera, con solo 6 presenze da subentrato in maglia scaligera. Insomma, un binomio che non si prospettava dei migliori, ma che con lo scorrere delle giornate ha gradualmente spostato il centro dell’attenzione su di loro. Al termine della stagione infatti, i due accumularono un bottino realizzativo che nessuno si sarebbe prospettato, sono 12 i gol e 8 gli assist (Molina 7g/5a, Udogie 5g/3a) messi a referto dagli esterni. Prestazioni eccezionali che hanno attirato l'interesse di squadre di alto livello come l'Atletico Madrid e il Tottenham. L’argentino partirà immediatamente alla corte del Cholo Simeone, mentre Udogie dopo aver firmato con gli Spurs, si troverà a trascorrere un altro anno in bianconero da giocatore in prestito.

Sessione estiva che ha dunque indebolito il reparto di punta friulano, che senza Molina chiuderà la Serie A 22/23 con uno scarno rendimento da parte degli esterni, sono infatti solo 5 gol e 5 assist timbrati dai quinti e quasi tutti provenienti dal partente Udogie (3g/4a). Classe 2002 che una volta sbarcato in Inghilterra lascia le chiavi delle fasce in mano a Ehizibue (2g/0a) ed Ebosele (0g/1a), giunti da appena un anno in Friuli e ancora acerbi per garantirgli la titolarità.

A disposizione di Sottil arrivano i nuovi volti di Ferreira, Zemura e Kamara, con il portoghese che giocherà solo le prime partite da quinto, per poi arretrare nei tre di difesa. Intanto sulla ex-fascia di Udogie si scatena il ballottaggio fra Zemura e Kamara, entrambi buoni per la categoria ma non all’altezza del loro predecessore. Si alternano prestazioni negative a qualche sussulto da sei in pagella, fino a giungere al primo gol proveniente da un esterno in questo campionato: il tiro a giro di Zemura contro il Cagliari. Un’attesa durata 25 giornate, che sottolinea però l’involuzione di un reparto che fino a due anni fa era il cavallo di battaglia dei bianconeri.

Sezione: Focus / Data: Lun 19 febbraio 2024 alle 12:30
Autore: Andrea Bigetti
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