Massimo Giacomini, storico ex giocatore e allenatore dell'Udinese, ha aperto l'album dei ricordi per la Gazzetta dello Sport: "Ho esordito con l'Udinese contro il Milan, finì 1-1. Giocavamo al Parco Moretti, stavo a centrocampo accanto a Enzo Menegotti, un gran giocatore. Sono rimasto fino al 1961.Poi andai al Genoa".

Tre le parentesi da allenatore dell'Udinese, la prima subito dopo aver smesso i panni da calciatore nel 1973/74: "Ero già un capitano, un allenatore in campo negli ultimi anni da calciatore. Ma ci arrivai casualmente facendo la gavetta con Sergio Manente. Iniziai i corsi su suggerimento del giornalista Giorgio Lago che mi disse che Italo Allodi aveva inaugurato i corsi da allenatore. Partii da osservatore per Franco Dal Cin".

Poi un ritorno nel 1987, senza grande fortuna e con un esonero dopo poche partite: "Facemmo degli errori. Non mi sono mai arrabbiato per l’esonero, forse pretendevo troppo. Gianpaolo Pozzo, è un dirigente di valore. Ha navigato bene per 40 anni in un campo minato. Ha un’incredibile rapidità di pensiero. Aspetta sempre che il mare diventi calmo. È una gran dote. E i conti li sa fare meglio di tutti".

Giacomini ha parlato anche della vicenda che sta tenendo banco negli ultimi giorni ovvero della possibile vendita dell'Udinese a un fondo americano: "Credo che il finale difficile del 2024 abbia influito. Ben vengano i supporti, ma una parte italiana, cioè i Pozzo, ci vuole per la gestione sportiva".

Sezione: Gli ex / Data: Gio 29 maggio 2025 alle 09:15
Autore: Francesco Maras / Twitter: @francescomaras
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