Questa mattina sono stati presentati alla stampa ed ai tifosi i due centri dell'Apu Old Wild West Udine per la stagione 2024-2025: Davide Bruttini e Giovanni Pini.
A dargli il benvenuto è stato il Direttore Sportivo bianconero Andrea Gracis: "Sono due giocatori con tantissima esperienza in Serie A, ci siamo assicurati esperienza e affidabilità oltre che di temperamento. Hanno quelle doti morali e tecniche che noi cercavamo. Sono molto simili, non solo tecnicamente, ma anche per il percorso professionale che hanno fatto. Hanno sempre giocato in squadre sempre vincenti, abituate a competere ad alti livelli. La loro presenza è silenziosa e molto concreta. Possono essere utili alla squadra in molti modi. Hanno una grande solidità difensiva, una capacità di passaggio importante. Li ritengo due facilitatori di gioco. La loro disponibilità e il loro atteggiamento fin dai primi allenamenti può essere preso da esempio a tutti gli altri. Come società, nel momento in cui abbiamo avuto la possibilità di prenderli, non ci abbiamo pensato due volte. Con entrambi è stato semplice trovare un accordo. Siamo felici che siano con noi. Abbiamo in programma una serie di amichevoli per testare la squadra. Inizieremo da uno scrimmage a porte chiuse contro San Vendemmiano. L'appuntamento clou per noi sarà il Memorial Pajetta, un torneo di alto livello contro avversari tosti che ci permetteranno di saggiare il livello di questo campionato".
Spazio, poi, al più giovane tra i due centri, Giovanni Pini: "Ciò che mi ha spinto a dire sì all'Apu è la credibilità della società. Ho trovato un progetto serio, solido. Udine è una piazza ambiziosa. I contatti sono stati brevi, eravamo subito allineati. Sono molto carico di vestire questa canotta. Non vedo l'ora di mettermi a disposizione del coach e dei miei compagni.
Ritrovo Johnson e Caroti, mi fa parecchio piacere. Insieme a Verona abbiamo vissuto una gran stagione. Conoscevo anche Da Ros, Stefanelli. Sarà più facile trovare la chimica giusta e costruire un gruppo solido.
Ci aspetta un campionato lungo, dove la gestione dei momenti farà la differenza. Il calendario è fitto, pare di essere in Eurolega. Sul piatto c'è la promozione diretta, ogni partita conta. Sarà importante riuscire a vincere fuori casa, oltre che tenere il fattore campo. Vogliamo fare un percorso vincente, sappiamo che il livello è molto anno. Mi aspetto un campionato divertente.
La parola disponibilità deve essere messa la centro. Ognuno di noi deve fare dal punto di vista personale un passo indietro rispetto alla squadra. Se vogliamo migliorare tutti dobbiamo metterci in funzione del gruppo.
A chiudere l'esperto Davide Bruttini: "Firmare per Udine è sempre stato un mio pallino, sia perché questa è una piazza storica sia perché qui c'è una società solida e che punta a vincere. Mi hanno sempre parlato bene di questo ambiente. Il mio obiettivo era quello di cercare una squadra ambiziosa, l'Apu era il progetto perfetto per me. Sono sicuro che se continueremo a fare le cose per bene riuscire ad raggiungere quei traguardi che la società si è posta.
Le prime impressioni sono veramente buone. C'è grande spirito, sia lavora duramente ma il clima è sereno. Vertemati è un coach di alto livello, insieme possiamo costruire il progetto giusto.
Io la carta d'identità non la guardo. Nelle ultime tre stagioni ho saltato solo due partite, una perché avevo la febbre a 40 e una per precauzione. Per il resto ho sempre giocato e mi sono sempre allenato. Alla fine gli addetti ai lavori sanno quali sono le mie condizioni fisiche, al di là dell'età. Ci sono giovani che stanno molto peggio di me, faccio parlare il campo. Certi commenti sulla mia età mi fanno sorridere.
Oltre a me in squadra ci sono anche altri giocatori che hanno esperienza e personalità. Il segreto di un gruppo solido è il rispetto. Nelle squadre che vogliono far bene la competizione interna c'è ma è una cosa sana. Siamo in tanti ma ognuno ha il suo ruolo specifico e in una stagione così ricca d'impegni sono certo che ci sarà spazio per tutti. Ci vorrà la disponibilità da parte di tutti, dobbiamo metterci al servizio del gruppo. Dobbiamo pensare solo all'obiettivo finale. Allenamento dopo allenamento costruiamo qualcosa di importante".
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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