Mentre il mercato langue verso il suo finale. Mentre le altre squadre impegnate nella lotta salvezza fanno acquisti migliori e più mirati dei nostri. Mentre l'Udinese viene abbandonata e disonorata con i fuori rosa del Watford o con ripieghi di altre squadre immischiate per la salvezza, un comunicato squarcia il cielo sereno della "pressione zero" che da sempre ha contraddistinto quel di Udine.

Avevo scritto un editoriale, e altri da questo sito avevano chiesto alla tifoseria di farsi sentire. E finalmente, il Friuli, la sua anima, il suo tifo si è fatto sentire.

La Curva Nord, il vero dodicesimo uomo in campo, quello che non è pagato ma che anzi paga, quello dei bandieroni che sventolano anche sui calci d'angolo in attacco sotto la propria curva, che tu chiedi ma perché non li abbassano e ti spiegano che lì sei in curva a tifare, mica a vedere la partita; l'AUC, il tifo più gioviale delle grigliate e polentate fuori dallo stadio, dei bicchieri di vino offerti a gratis a te che arrivi da Bologna solo perché scrivi quattro impressioni su un giornale online, tu giornalaio criticato, seguito, ancora criticato, sempre nell'ombra perché sai che sei per tre quarti tifoso e solo per un quarto commentatore; loro, il tifo organizzato ha deciso per il silenzio nel deserto della Dacia Arena, che domenica davvero, più di sempre, diventerà Stadio Friuli, perché il Friuli se lo è ripreso. E non conta che scrivo sgrammaticato, se il discorso non fila. Per quello chiedete a chi è giornalista e scrittore davvero.

Onore, onore, ONORE alla Curva Nord e all'AUC. Porta un amico... andate a parlare di marketing a qualche anziano della Carnia e vedete cosa vi smadonna dietro. Andate a parlare di marketing a chi ha tirato su muri caduti. Ho sempre invidiato ai miei zii e mio padre la forza dopo il terremoto. Ho perso il coraggio quando è venuto qua in Emilia, ho sentito amici su in vallata, l'anno dopo seduto in osteria, dire che è normale, che ancora dopo quarantanni a volte si svegliano la notte mentre lo sognano. L'Orcolat per una volta saranno i tifosi. I tifosi che diranno basta senza gettare motorini, senza ammazzarsi fuori dallo stadio, senza fantocci impiccati o croci sul campo; ma con la solita, sempre presente, magnifica civiltà propria di questa terra. Il nostro silenzio vi sommergerà, sarà un silenzio più forte di ogni tifo, di ogni parvenza di rivolta alla volontà popolare.

E spero davvero che tutti, tutti, lo ripeto, tutti i presenti si adeguino. Spero che anche i bambini allo stadio stiano zitti, perché devono imparare cosa significa essere furlan: noi diciamo sempre sì, noi sgobbiamo, ma quando è troppo è troppo. Insegnatelo ai bambini, o Curva Nord, o AUC. Insegnategli che il silenzio di protesta, la più grande e migliore protesta, la più civile e penetrante serve a buttare giù il muro.

Onore alla curva, onore all'AUC. Leggo il loro comunicato e mi torna in mene il testo dei Pink Floyd:

We don't need no education

We don't need no thought control

No dark sarcasm in the classroom

Teachers leave them kids alone

Hey! Teachers! Leave them kids alone

All in all it's just another brick in the wall

All in all you're just another brick in the wall

 

Sezione: Editoriale / Data: Gio 31 gennaio 2019 alle 19:00
Autore: Giacomo Treppo
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