Il mercato invernale 2014, il cosiddetto mercato di riparazione, è stato molto particolare. Tanti sono gli affari che sembravano certi ma che poi, alla fine, si sono risolti con un nulla di fatto. Il caso più clamoroso è quello che riguarda l’asse Juventus-Inter, che doveva portare Guarin sotto la Mole e Vucinic in nerazzurro. Ma, se in questo caso la volontà dei giocatori non centra molto (anzi, entrambi sarebbero stati felici di cambiare maglia), in altri numerosi casi ciò che ha bloccato le trattative sono stati i ripetuti no dei vari giocatori: è stato così per Kevin Constant, che ha rifiutato il passaggio al Napoli e che avrebbe portato Armero al Milan; è stato così anche per Giovinco e Quagliarella, che hanno entrambi rifiutato ogni proposta di prestito arrivata in casa bianconera, mettendo così in difficoltà Conte che, con l’arrivo di Osvaldo, si ritrova sei attaccanti in rosa. Delusione anche in casa Lazio: se da una parte Lotito è stato bravo a monetizzare al massimo la cessione di Hernanes, dall’altra c’è il dispiacere per i rifiuti dei vari Quagliarella, Giovinco, Pasalic e Biabiany. Rifiuti che non hanno riguardato solo l’Italia, ma anche la Cina con Diamanti e Biabiany che hanno rifiutato la proposta del Guangzhou di Marcello Lippi.

In ogni caso il giocatore che è riuscito a stabilire il primato di rifiuti è Ishak Belfodil: l’algerino, in uscita dall’Inter ed accostato anche all’Udinese, per ben 9 volte ha risposto di no prima di accasarsi all’ultimo minuto al Livorno, mettendo così in difficoltà i nerazzurri che non sono riusciti a comprare un altro attaccante.

Sezione: Calciomercato / Data: Lun 03 febbraio 2014 alle 20:45 / Fonte: calciomercato.com
Autore: Davide Gani
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