L'emergenza Coronavirus non ha sconvolto solo le nostre vite, ma anche tutto il mondo del calcio che si trova ora a dover riprogrammare diversi eventi nazionali e internazionali riscrivendo il calendario quasi da capo. Fra i tornei che verranno spostati c'è senza dubbio l'Europeo femminile in programma in Inghilterra il prossimo anno. Lo ha detto chiaramente anche il presidente della UEFA Aleksander Ceferin annunciando il rinvio di un anno di quello maschile previsto per questa estate: “Dovremo rimandare campionato europeo femminile e Under 21 femminile perché non bisogna cannibalizzare l’europeo delle donne con quello degli uomini solo un mese prima”. 

È vero che le date dei due eventi (Europeo maschile e femminile) si sovrapporrebbero solo per meno di una settimana - gli uomini infatti giocherebbero dall'11 giugno all'11 luglio, le donne dal 7 luglio all'1 agosto – ma ci sarebbe il rischio che il primo possa cannibalizzare l'attenzione mediatica e degli sponsor a scapito del secondo. Per questo l'ipotesi di uno slittamento in avanti di qualche settimana dell'Europeo femminile, per quanto non sia del tutto da scartare, appare molto improbabile allo stato delle cose. 

Più facile invece che si decida per lo slittamento di un anno, andando a coprire il buco estivo creato dal Mondiale maschile che si disputerà in inverno in Qatar. Non vi sarebbe quindi nessuna sovrapposizione dei tornei e i riflettori potrebbero essere puntati solo ed esclusivamente sulle donne. Questa è l'opzione più in voga al momento anche se presenta alcuni punti da chiarire: uno legato alla qualificazioni al Mondiale del 2023 e l'altro agli accordi commerciali. 

Spostare gli Europei di un anno costringerebbe anche a riscrivere i calendari delle gare di qualificazione mondiali per quanto riguarda il vecchio continente per evitare che una nazionale possa trovarsi a giocare a ridosso della competizione continentale anche gare che valgono un Mondiale. Per quanto riguarda gli accordi commerciali invece si verrebbe a creare un buco di tre anni fra grandi competizioni – da Francia 2019 a Inghilterra 2022 – che porterebbe a una necessaria rinegoziazione degli accordi con gli sponsor.

Sezione: Calcio femminile / Data: Ven 20 marzo 2020 alle 16:29
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
vedi letture
Print