La CDA Volley Talmassons fa sul serio nella stagione 2025/2026, preparando un'annata che la riporti al piano superiore. Nel roster delle Panthers figura anche Beatrice Molinaro, vecchia conoscenza del club pronta a contribuire con il suo ritorno, la quale ha rilasciato una lunga intervista su questioni sportive e altre più personali. 

Beatrice, come sta andando questa fase di preparazione e che sensazioni hai avuto in queste prime settimane di lavoro con la squadra?
Dal tuo punto di vista, quali sono gli aspetti su cui state lavorando di più in questo momento?

"Direi che questa fase di preparazione sta andando molto bene, ovviamente adesso c'è un focus sul lavoro fisico abbastanza preponderante facendo 3-4 sedute pesi in palestra, alternato ovviamente al lavoro di palla. Devo dire che le prime sensazioni sono molto positive: il gruppo lavora bene, mi piace come stiamo insieme, come lavoriamo in palestra e nonostante sia un gruppo con tanti giovani e gente invece più esperta, devo dire che anche le più piccole mi sembrano serie, con molta motivazione e tanta voglia di lavorare. Adesso ovviamente stiamo lavorando più nel ritrovare il ritmo gioco, anche perché prossima settimana affronteremo le prime amichevoli e quindi stiamo cercando di trovare un po' un'amalgama e quei meccanismi che ovviamente bisogna trovare essendo una squadra totalmente nuova".

Sei tornata “a casa”: quali sono le tue aspettative personali e quelle di squadra per questa stagione di Serie A2?
"Sono tornata a casa dopo tanti anni in giro per l'Italia e sono molto contenta di essere di nuovo qui. Ho ricevuto tantissimo affetto, infatti non vedo l'ora che inizi il campionato per sentire anche il supporto del pubblico. Le mie aspettative personali? Sicuramente voglio cercare di dare il meglio, di aiutare la squadra anche dal punto di vista emotivo e mentale. Ogni stagione che affronto voglio sempre cercare di migliorare in tutti i fondamentali".

La CDA parte tra le favorite: pensi che questa pressione possa essere anche una spinta in più per il gruppo?

"Sappiamo che quest'anno siamo tra le favorite e la società non ha nascosto quali sono gli obiettivi. Ovvio che è un bel sogno quello di tornare in Serie A1, ma penso che dobbiamo cercare di tenere bene in mente che questo è l'obiettivo, ma che non deve diventare pressione, non deve diventare ansia: anzi, deve essere motivazione e benzina per spingere ogni giorno e affrontare una partita alla volta senza che diventi un'arma a doppio taglio".

Hai già giocato in piazze importanti, ora torni Fvg: cosa significa per te rappresentare di nuovo la tua regione?

"Per me ritornare a casa e rappresentare la mia regione è molto bello, mi riporta un po' agli inizi della mia carriera ed è anche bello vedere tutto il percorso, la strada che ho fatto per poi ritornare qua. Sapendo quali sono gli obiettivi e le ambizioni di questa società mi rende molto orgogliosa, quindi sono molto contenta di essere qua". 

Hai un rituale scaramantico o un gesto che ripeti sempre prima di entrare in campo?
"Non ho un rituale scaramantico, né un gesto che ripeto prima di entrare in campo, nonostante io sia molto scaramantica e non lo ero prima di iniziare a giocare a pallavolo".

Al di là della pallavolo, quali sono le passioni o gli interessi che ti accompagnano nel tempo libero?

"Ultimamente ho ritrovato la passione per la lettura, quindi mi piace leggere libri e mi sono appassionata di nuovo. Sono laureata in psicologia, quindi mi piace molto anche rimanere aggiornata un po' su questo tema. E amo la musica, molto, in estate vado sempre almeno a due concerti. Infine amo anche  il cinema, guardare serie tv e film".

Qual è la tua giocatrice di riferimento o quella che ti ha ispirata di più nella tua carriera?

"Non ho una giocatrice di riferimento o una giocatrice in cui mi sono ispirata a lungo la mia carriera, però sicuramente ci sono tante giocatrici che ammiro, non solo per qualità tecniche ma soprattutto per la forza mentale e la grinta: Miriam Silla o Sarah Fahr, in particolare quest'ultima per tutto il percorso che ha dovuto affrontare e per la sua umiltà nonostante tutte le vittorie che ha raggiunto, sia col club che con la Nazionale".


Qual è la partita della tua carriera che non dimenticherai mai?

"Sicuramente Gara 2 di finale play-off a Mondovì contro Macerata e la partita d'esordio quando ho giocato a Cuneo".

Se non fossi diventata una pallavolista, che lavoro ti sarebbe piaciuto fare?

"Probabilmente sarei diventata una psicologa, che è quello che spero di diventare una volta finita la carriera".


Qual è il tuo film preferito?

"Inception, anche se ce ne sono tantissimi che amo".


Un libro o una canzone che ti rappresenta?

"Il mio libro preferito, da classica romantica, è Orgoglio e pregiudizio".


Dove sogni di andare in vacanza?

"Premetto che non amo volare, quindi è difficile dirlo, ma mi piacerebbe andare in Africa o in Sud America, per esempio in Cile o incPerù, ma anche i paesi nordici mi attirano molto".


Se dovessi descriverti con tre aggettivi, quali sceglieresti?

"Simpatica, un po' testarda ed empatica".

Sezione: Volley / Data: Mar 09 settembre 2025 alle 18:15
Autore: Alessandro Di Lenarda
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