L'Udinese è riuscita a trovare l'accordo con il Fisco con il quale ha deciso di rateizzare il pagamento dell'imposta di servizio che era stata contestata dall'Agenzia delle entrate dopo la cessione della superficie dello stadio "Friuli", l'Agenzia contestava infatti una valutazione diversa dello stadio per la quale aveva avanzato una richiesta di 863.521 euro per i quali il Comune era obbligato in solido. Nel caso in cui l'Udinese non avesse saldato il dovuto, l'Agenzia delle entrate avrebbe addirittura potuto chiamare in causa anche Palazzo D'Aronco e infatti il bilancio del Comune aveva accantonato la cifra stessa. 
Inizialmente la società Udinese Calcio si era opposta alla richiesta dell'Agenzia, ma nelle ultime ore ha deciso di attuare la Pace fiscale ed è riuscita ad arrivare ad un accordo con il Fisco per rateizzare tale pagamento in venti rate, una ogni trimestre.

L'Udinese dovrà dunque pagare anche le tasse sui 21 milioni investiti per demolire e ristrutturare gli spalti del nuovo stadio, interpretando tale cifra come "sottrazione" dal valore dello stadio. Per queste ragioni inizialmente la società bianconera versato al Fisco solo la quota dell'imposta di registro dovuta per un valore dello stadio di 4,5 milioni, contestando la cifra di 863 mila euro, che invece ora ha deciso di pagare mediante rate. 

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 05 aprile 2019 alle 19:00
Autore: Stefano Fabbro
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