Sicuramente. L'avverbio preferito, il più utilizzato dal nostro nuovo allenatore in conferenza stampa. La sicurezza era una delle componenti che mancava a questa Udinese per esprimere le sue qualità. Perchè di qualità ne ha. Non in dote eccelsa, ma indubbiamente maggiore rispetto alla rosa dello scorso anno. Nel calcio di cose sicure ce ne sono pochissime. La sicurezza nel calcio è consapevolezza di quello che si sta facendo, dei propri mezzi. Permette di scacciare quella paura con cui i bianconeri hanno giocato le prime gare della stagione sotto la gestione Iachini. Affrontata la Juventus senza alcun timore reverenziale, sono arrivati i 3 punti contro il Pescara (ancora con qualche titubanza). Poi a Palermo e contro il Torino ecco l'Udinese targata Delneri. Una squadra che ha dei limiti, ma che da l'impressione di essere sempre in partita, anche nelle fasi delicate del match. Non è arrivata la vittoria lunedì, ma un'ottima prova e un punto che vale.
L'anno scorso Udinese-Torino era stata la gara che aveva fatto riemergere lo spettro minaccioso della serie B. Dopo quella sciagurata prova condita dalle 5 reti granata serpeggiava la preoccupazione della retrocessione fortunatamente evitata con il pari a Bergamo. Quest'anno, invece, Udinese-Torino è la partita che ci fa capire che i bianconeri possono salvarsi con grande tranquillità e largo anticipo se giocano così. L'anno scorso Udinese-Torino era stato il match che aveva comportato una netta scissione tra pubblico e squadra. Quest'anno, invece, Udinese-Torino è la gara che dimostra che davanti a prestazioni così, la gente apprezza, incita e applaude. Perchè nel secondo tempo lo stadio Friuli è stato una bolgia.

L'Udinese attaccava spinta dalla sua curva. Perchè è la squadra che trascina il pubblico, non viceversa. I tifosi possono dare quella carica in più, ma tutto parte da coloro che scendono in campo.
Le note negative ci sono. Si chiamano Sven Kums e Rodrigo De Paul. Questi due calciatori, presentati come il fiore all'occhiello della campagna acquisti bianconera, non hanno ancora inciso. Il belga è un centrocampista di esperienza; ci si aspettava un inserimento più rapido, invece fatica ad adattarsi al nostro calcio e a trovare la sintonia con i compagni. Il numero 10 difetta ancora nel portare troppo la palla facendo perdere tempi di gioco nella transizione offensiva. Deve migliorare e togliersi alcuni difetti, ma l'età è dalla sua parte.
Chi sembra rigenerato dalla cura Delneri è Cyril Thereau. Non poteva rimanere quello spento, abulico delle prime giornate. I quattro gol nelle ultime tre partite testimoniano che l'Udinese ha recuiperato un calciatore importante. Inoltre, abbiamo trovato un potenziale crack, Seko Fofana. Rimasto inspiegabilmente in panchina con Iachini che non lo considerava pronto, ecco l'exploit di Palermo. Contro Il Torino alcuni strappi hanno causato problemi agli avversari, ma ha difettato nell'ultimo passaggio peccando di egoismo. 
Nell'intervallo di Udinese-Torino, Delneri le ha azzeccate tutte. E' stato abile a ribaltare la partita con i cambi giusti. Era da tempo che a Udine non vedevamo un allenatore abile a cambiare in corso d'opera riuscendo a ottenere il risultato. Bravo Gigi! Friulano, lavoratore, benvoluto dalla piazza, ma soprattutto è un tecnico che sta centrando gli obiettivi. Che sia quello della svolta? Con la speranza di rispondere affermativamente, attendiamo altre sgarfate.

Sezione: Primo Piano / Data: Mer 02 novembre 2016 alle 18:00
Autore: Mattia Meroi
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