Udine, bottega di talenti. Una storia di lunga data, per il calcio italiano. Tornata prepontemente di attualità, in vista del prossimo mercato. La paura dei tifosi friulani è che a fine stagione possano esserci diverse cessioni eccellenti, per chi vende e per chi compra. Non è detto che accadrà, perché la famiglia Pozzo potrà decidere di trattenere i propri migliori giocatori. Lo ha fatto sapere chiaramente il direttore tecnico Pierpaolo Marino, per ora non è arrivata alcuna offerta per i big e la società non ha necessità di fare cassa. Ma è un dato di fatto che questa stagione abbia riacceso i fari su una delle migliori fucine del calcio tricolore.

De Paul è il diamante. L'argentino è il pezzo da 90. Di Rodrigo si parla ad altissimi livelli già da un paio di anni e forse è arrivato il momento del salto di qualità. Lui vorrebbe la Champions, in Italia nessuna squadra che disputa la coppa più prestigiosa sembra essere disposta a mettere sul piatto i 35 milioni richiesti dai Pozzo. L'interesse dell'Inter è ormai scemato, la Lazio si è fermata alla sola richiesta di informazioni. Ci sarebbe il Napoli dell'amico De Laurentiis che però giocherà, a meno di clamorosi scenari, l'Europa League. Dalla Spagna arrivano altre sirene, quella debolissima del Siviglia di Monchi, quella un po' più forte dell'Atletico Madrid di Simeone. Il Cholo, innamoratosi di De Paul in occasione della partita Cagliari-Udinese, vorrebbe fare di RdP un colchonero ma anche per i madrileni di questi tempi il prezzo sembra essere proibitivo. Se ne riparlerà nelle prossime settimane, certo è che il suo agente, Augstin Jimenez, farà di tutto pur di trovargli un top club disposto a puntare su di lui.

In questa stagione, però, ha avuto ottima compagnia: è stata senza dubbi la stagione di Ken Sema, formalmente in prestito dal Watford. Ci sarà da capire quali saranno le intenzioni di Gino Pozzo. Se la volontà del numero uno sono quelle di costruire a Londra una squadra in grado di puntare subito al ritorno in Premier allora sì che lo svedese potrebbe restare Oltremanica.

Poi Juan Musso, portiere argentino tra i migliori del campionato. Lui sembra quello meno propenso a partire. L'Inter lo ha chiesto per farne l'erede di Handanovic, l'Udinese ha rinviato tutto al prossimo anno. L'estremo difensore albiceleste resterà ancora una stagione, quella della definitiva, consacrazione. 

Lo sfortunato Rolando Mandragora e Seko Fofana sono altre due potenziali addii. Per il primo sono avviati i dialoghi con la Juve, club che detiene il diritto di recompera. Nonostante il grave infortunio pare che Paratici lo voglia riportare lo stesso a Torino. L'ivoriano, invece, è una delle scommesse vinte da Gotti. Gasperini lo vorrebbe con sé all'Atalanta. Valutazione? 20 milioni di euro, con la Dea che cercherà uno sconto. 

L'ultimo nome è quello di Lasagna. Per il capitano si rinnova per l'ennesima estate la telenovela Napoli. Giuntoli sembra che lo voglia ancora, in ambienti napoletani si vocifera che i due club stiano lavorando ad uno scambio con Petagna, trattativa che pare però a noi fantamercato. Vedremo se questa volta i partenopei faranno sul serio o se si tratta delle solite voci che non portano a nulla.

Plusvalenze o meno, grazie a Gotti si è verificata un'inversione di tendenza. L'anno scorso, è vero, l'Udinese ha incassato circa 40 milioni con le cessioni di Meret e Jankto. Entrambi, però, erano stati valorizzati in campionati precedenti (e il portiere neanche a Udine, ma in prestito a Ferrara con la SPAL). Due stagioni fa, la cessione più ricca era stata quella di Widmer. Un anno prima, Bruno Fernandes a 6 milioni di euro. Cifre lontane da quelle che l'Udinese potrebbe spuntare (non è detto che succederà ovviamente) nel prossimo mercato.

Sezione: Primo Piano / Data: Ven 31 luglio 2020 alle 18:25
Autore: Stefano Pontoni / Twitter: @PontoniStefano
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