E' iniziato male il campionato dell'Udinese di Luca Gotti che perde a Verona per 1 a 0 all'insegna delle vecchie abitudini, ovvero proposta, occasioni da gol, anche un discreto calcio, ma nessuno che faccia gol e sfrutti al meglio la mole di gioco costruita. Vecchi difetti sottovalutati in fase di mercato, con un attaccante da doppia cifra sicura non acquistato e con una solita amnesia difensiva a partita che costa la sconfitta, l'Udinese non gioca affatto male, crea più occasioni del Verona, ma alla fine se non fai gol in Serie A alla lunga meriti di perdere, nuovo campionato ma stessa disamina. 
Per non parlare ancora una volta della scarsa vena realizzativa dei nostri attaccanti già troppo bersagliati, concentriamoci sulle prestazioni dei due volti nuovi visti in campo ieri dal primo minuto: Coulibaly e Arslan. Il primo, mezz'ala di grande corsa e fisicità classe 1999, è risultato una delle note più liete di questa Udinese, chiaramente ancora un po' acerbo, ma il ragazzo ha mostrato una grande corsa abbinata ad un ottimo fisico e ad una discreta tecnica, dimostrata in occasione del filtrante per Lasagna nel primo tempo, malamente sprecato dal capitano.

Con l'imminente arrivo di Pereyra forse Coulibaly non sarà più un titolare di questa squadra, ma questo potrà anche permettergli di crescere con calma agli ordini di mister Gotti giocando spezzoni importanti di partita in cui la sua corsa e la sua fisicità potranno risultare determinanti sia quando ci sarà da attaccare, sia quando ci sarà da difendere, e una volta che avrà limato alcuni errori tecnici e tattici l'Udinese potrebbe aver trovato in casa il sostituto ideale di Fofana, su cui Gotti punta e che in prima persona ha deciso di togliere dal mercato. 
Il secondo volto nuovo sceso in campo ieri dall'inizio è l'ex Fenerbache Arslan, esperto mediano davanti alla difesa, all'occorrenza anche mezz'ala, nella sfida del Bentegodi il tedesco di cittadinanza turca ha già mostrato di essere un calciatore esperto, con un ottimo tocco di palla e discreta visione di gioco unita ad una buona pulizia nel passaggio, l'infortunio di Walace gli ha fornito subito la chance per conquistarsi la cabina di regia dei bianconeri, ma nonostante la discreta prestazione, si intuisce che probabilmente il suo vero ruolo è quello di mezz'ala difensiva o di mediano in un centrocampo a due, piuttosto che regista puro davanti alla difesa, ma comunque anche se il suo vero posizionamento è ancora tutto da scoprire, nei 60 minuti a disposizione ha fatto vedere che sarà un elemento esperto di sicura utilità per la causa, ma il giudizio per il momento non può che essere rimandato dato che il tedesco ancora deve raggiungere una forma tale da fargli fare 90 minuti ad alta intensità e perchè nella sua sufficiente partita si è comunque limitato ad una distribuzione molto scolastica, ma precisa, del pallone. Infine, non ancora giudicabili gli altri acquisti visti ieri in campo nel secondo tempo, Ouwejan deve acquisire padronanza del ruolo e togliersi la timidezza dell'esordiente in serie A, ma il suo mancino sembra essere davvero interessante, mentre tutto da scoprire ancora Nando Forestieri, ieri poco incisivo dal suo ingresso in campo, ma nel ruolo di mezz'ala destra che molto probabilmente non è cosa sua. 

Sezione: Primo Piano / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 12:00
Autore: Stefano Fabbro
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