Sorride Francesco Guidolin in conferenza stampa, un sorriso che sfocia in una provocazione verso i giornalisti: “Sono curioso di leggere i vostri commenti sui giornali domani: io sono soddisfatto al di là del risultato perché abbiamo comandato, spesso dominato, giocando molto bene. Abbiamo preso due pali e siamo andati vicinissimi al vantaggio nell'episodio del rigore. Dobbiamo stare sereni, anche se oggi abbiamo perso l'occasione di agganciare quel treno che non ho mai nominato, ma che ci è passato vicinissimo. Spero che i tifosi si accontenteranno di un tre su quattro dal punto di vista delle qualificazioni in Europa targate Guidolin.
Dico che voglio vedere cosa scriverete perché anche dopo Catania, nonostante avessi schierato otto ragazzi delle annate  '89-'92 e avessimo tenuto testa agli etnei giocando bene, tanti hanno dipinto la partita come una sconfitta netta, quando non lo era stata assolutamente. Purtroppo in Italia c'è la cultura del risultato ad ogni costo, sembra che conti solo quello
".

Elogi a parte, dispiace per l'occasione persa: "Anche a Catania la mia squadra aveva giocato un'ottima partita, tornando però a casa con le pive nel sacco. Peccato, vincendo col Bologna avremmo raggiunto un posto tanto interessante in classifica, di quelli in grado di far sognare i tifosi. Mi dispiace molto perchè meritavamo i tre punti, magari vinceremo la prossima senza meritarlo, può capitare. L'importante è che la squadra stia bene e che sia nella condizione di disputare un buon finale di stagione”.

Guidolin ha visto in campo una buona Udinese, nonostante il campo non abbia favorito lo stile di gioco dei bianconeri: "Nel secondo tempo c'è stato un momento di calo, ci è mancata l'intensità del primo tempo. Noi dobbiamo sempre giocare in velocità, cercare le combinazioni – quella del palo è stata bellissima – e cercare di aggirare lateralmente l'avversario, se la buttiamo lunga avvantaggiamo gli altri. Magari su un campo meno pesante sarebbe andata diversamente... non voglio lamentarmi, abbiamo giocato bene ma non abbiamo vinto, dobbiamo accettarlo".

Una battuta sulla sostituzione di O'Mago: "A trenta minuti dalla fine pensavo di aver bisogno della vivacità di Luis, per questo ho sostituito Maicosuel, non perché avesse giocato male. Lo vedo solo un po' insicuro, come se facesse le cose per espiare una colpa e farsi benvolere dal nostro pubblico. Talvolta ritarda il passaggio o non rischia il tiro, è segno di mancanza di fiducia in se stesso. Non che gli manchi la personalità, ma quando uno non è tranquillo manca un po' di lucidità".

Sul rientrante Lazzari: “Bene, per un'ora ha giocato molto bene”.

Sul capitano Di Natale, oggi in ombra: "Se avesse segnato il rigore sarebbe stato l'eroe di giornata, ma per me è il solito Totò. L'ho visto muoversi e cercare la palla: non era facile giocare su un campo così, con un avversario difficile".

L'Udinese sta per avere uno stadio nuovo di proprietà... con Guidolin in panchina? "Se lo finiscono in due mesi, allora sarò in panchina nel nuovo stadio; altrimenti, se ci mettono in due anni, non penso proprio!"

Sezione: Primo Piano / Data: Sab 30 marzo 2013 alle 18:00
Autore: Federica Zille
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